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Orgoglio nazionale. Lo Stivale è ancora il primo produttore di pasta
Secondo l’Aidepi il fatturato di settore è di 4.748 milioni di euro con una quota di produzione pari a 3.324.636 tonnellate per una variazione in rialzo dell'1,6% sul 2016
Roma- Rimane uno dei punti fermi del nostro sistema Paese e orgoglio italiano: Lo Stivale è saldamente il primo produttore di pasta. Su questo sembrano non esserci dubbi, almeno dai dati ufficializzati nel corso dell’ assemblea annuale dell'Aidepi, l'Associazione dell'Industria del Dolce e della Pasta Italiane che ha tracciato una panorama relativo al 2016.Per la pasta, a fronte di una sostanziale tenuta del fatturato generato (-1,1%), giunto a quota 4.748 milioni di euro, la produzione di pasta ha raggiunto nel 2016- si legge in una nota- quota 3.324.636 tonnellate con una variazione in rialzo dell'1,6% sull'anno precedente, cifre che consolidano lo storico primato del nostro Paese come primo produttore a livello mondiale.
Quanto all'export nel 2016 i produttori italiani hanno destinato quasi 1.900.000 tonnellate di pasta ai mercati esteri con un incremento del 3,4% dei volumi sull'anno precedente. In leggera contrazione il valore esportato che ha raggiunto i 2.170 milioni di euro ma resta comunque alta la propensione export del settore: dalla qualità che contraddistingue la pasta italiana, frutto del saper fare della nostra industria nazionale, nel 2016 il fatturato realizzato fuori dai nostri confini ha rappresentato il 46% del valore totale generato.
Anche per l'industria dolciaria italiana si segnala un andamento positivo. Il settore dei dolci infatti ha proseguito la propria marcia anche nel 2016 e con risultati certamente apprezzabili. Ne sono la dimostrazione le cifre che quantificano volumi e valori della produzione, nonche' quelle relative all'export e all'apertura internazionale del comparto, tradizionalmente tra i piu' vocati agli scambi con l'estero: in rialzo dell'1,4% sull'anno precedente, la produzione dolciaria ha raggiunto nel 2016 quota 1.963.618 tonnellate per un valore di 13.2011,1 milioni di euro (+0,8%), cifre che rinsaldano il ruolo dell'Italia come uno dei maggiori produttori dolciari in ambito Ue in termini quantitativi, oltre che qualitativi.