Gli imprenditori del Gusto
Oscar Farinetti: "Nel 2018 Eataly supererà il miliardo di euro. Nei prossimi due anni altre 10 aperture"
Il supermercato delle eccellenze agroalimentari made in Italy- dice il fondatore e ideatore dello store- sarà quotato in Borsa nel 2017, al massimo nel 2018. A stupire l'imprenditore di Alba è la biodiversità italiana
Roma- Dinamico, iperattivo con il cuore rivolto alla meraviglia della biodiversità italiana. Può essere "riassunto" in questo modo Oscar Farinetti, l'imprenditore piemontese di Alba passato dagli elettrodomestici alle eccellenze agroalimentari italiane con l'ideazione di Eataly, supermercato gourmet sparso in molte città del mondo. Oggi, a distanza di molti anni dall'apertura del primo punto vendita a Torino, il gruppo fondato da Farinetti conta 33 negozi per un valore di 500 milioni di euro con l'obiettivo di superare il miliardo nel 2018. Ma le sfide per colui che è considerato uno dei Guru dell'agroalimentare italiano sembrano non terminare mai. In cantiere c'è la prossima avventura della Fabbrica italiana contadina (Fico Eataly World), la quotazione in Borsa e l'apertura di altri 10 Eataly nei prossimi due anni.
Dottor Farinetti, prima di iniziare questa nostra conversazione può ricapitolare quanti Eataly ci sono nel mondo e in Italia e quanti sono in cantiere?
"Ad oggi Eataly conta 33 negozi di cui 18 in Italia e 15 all’estero. Apriremo 6 nuovi Eataly entro la fine di quest’anno (un secondo negozio a New York, Boston, Copenhagen, Mosca, Doha e Trieste) e altri 10 Eataly nei due anni successivi".
Probabilmente ha subito questa domanda già molte volte nell’ultimo periodo. Saremo ripetitivi: Eataly quando sarà quotata in Borsa?
"Nel 2017, o al più tardi entro il 2018".
A quanto ammonta oggi il giro d’affari dell’azienda e qual è il suo valore economico sul mercato? E l’obiettivo di raddoppiare i ricavi nei prossimi due anni per preparare la società all'initial public offering come procede?
"Oggi è di circa 500 milioni e nel 2018 supereremo il miliardo. Tutto procede secondo i programmi".
Può dirci, se ha voglia, in che cosa oggi è perfetto il funzionamento di Eataly e dove ha difficoltà?
"Niente è perfetto, se non il formato in sé che è apprezzato in tutto il mondo. Quando si presenta un difetto cerchiamo di correggerlo, costantemente. Incontriamo mille difficoltà che cerchiamo di superare di giorno in giorno".
Tempo fa, oltre al progetto di Fico Eataly World e a Vino Libero, lei ha parlato di un altro progetto: la piattaforma commerciale “Magazzino Italia” da realizzare in società con degli arabi. A che punto è la concretizzazione?
"Magazzino Italia è partito. Siamo già alla terza spedizione di prodotti a Dubai. Ci aspettiamo grandi cose".
Più di una volta organi di informazione hanno palesato possibili sue candidature in politica. Lei esclude assolutamente questa possibilità?
"Si. La escludo".
Le ci ha abituato a sorprenderci di tutto quello che fa e come lo fa. Ma cosa stupisce lei?
"Ogni giorno mi stupisce la meraviglia della biodiversità italiana".
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