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Pac: taglio del 4,5% ai fondi italiani

I produttori della penisola, sulla base del progetto di riforma della Politica agricola comune, dovrebbero ricevere nel 2014 un ammontare di aiuti diretti pari a 4,02 miliardi

Roma– Parola mantenuta. Il commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos ha fatto fede alla promessa fatta al ministro per le Politiche agricole Saverio Romano: il taglio all’Italia nella distribuzione dei fondi per i mercati agricoli tra gli Stati membri, per il periodo 2014-2020, è del 4,5%. Una percentuale che potrebbe aumentare al 5% in relazione ai fondi 2013. Salvo sorprese dell’ultima ora l’Italia dovrebbe dunque ricevere nel 2014, sulle base delle anticipazioni, un ammontare di aiuti diretti ai produttori pari a 4,02 miliardi di euro che scenderebbero progressivamente a 3,84 miliardi nel 2019.

Allo stesso tempo sembra confermata la data del 12 ottobre per l’approvazione della proposta di riforma della politica agricola europea (Pac) post 2013. I tagli previsti sono giustificati dal fatto che prima in Europa i fondi della Politica agricola erano divisti tra 15 Stati, ora, per il periodo 2014-2020, devono essere divisi tra 27.

Concretamente nel calcolo dei fondi la Commissione europea ha livellato i pagamenti diretti Ue all'ettaro agli agricoltori di ogni Stato, un po’ al di sotto della media europea che è di 271 euro l'ettaro. L’autorità europea ha giustificato il taglio in quanto in Italia il pagamento diretto è superiore a 400 euro l'ettaro.

Le riduzioni maggiori colpiscono comunque Malta (-7,5%), Olanda (-5,5%), e Belgio (-5,1%). Inferiori invece le diminuzioni per Germania (-2,2%) e Francia (-1,5%) . Per Spagna e Regno Unito i pagamenti diretti europei agli agricoltori salgono del 1,1%. Il maggior beneficiario è la Lettonia con +33,7%.
.

Complessivamente i produttori agricoli europei per i mercati agricoli (esclusi i fondi per lo sviluppo rurale) potranno contare su 42,4 miliardi di euro del bilancio Ue nel 2014 e 42,8 nel 2019. I contributi sono condizionati al rispetto di norme di qualità, ambientali, di benessere animale, sociali e di tutela del territorio.

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in data:08/10/2011

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