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Palazzo Chigi blocca la cementificazione del suolo agricolo

Via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge teso alla valorizzazione e al contenimento del consumo delle aree agricole

Roma- Approvato dal Consiglio dei ministri in via definitiva, dopo aver acquisito il parere favorevole della Conferenza unificata, il disegno di legge per la valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. "L' opportunità dell' intervento - si legge nella nota di Palazzo Chigi - è quanto mai attuale alla luce dei gravissimi fenomeni alluvionali degli ultimi giorni". Il disegno di legge, proposto dai ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi e dello Sviluppo economico-infrastrutture Corrado Passera, dispone il divieto di
mutamento di destinazione per almeno cinque anni per le superfici agricole che hanno ricevuto aiuti di Stato o comunitari.

 Il provvedimento persegue inoltre la finalità di valorizzare la superficie agricola, oltre che lo scopo di  promuovere l' attività agricola che su di essi si svolge o potrebbe svolgersi,
al fine di impedire che il suolo venga eccessivamente "eroso" e "consumato"
dall' urbanizzazione e di favorire con il recupero di nuclei abitati rurali.


“L’approvazione del Consiglio dei Ministri di oggi del ddl per il contenimento del consumo di suolo è – ha commentato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania -un ulteriore importante passo per fermare un processo di cementificazione che, fino a poco tempo fa, appariva inarrestabile. Il mio auspicio è che ora l’iter parlamentare sia breve e che la legge possa essere approvata entro questa legislatura. Purtroppo i terribili eventi legati al maltempo ci hanno ricordato ancora una volta quanto sia necessaria un’azione urgente, per mettere un freno alla cementificazione e per stimolare un’edilizia moderna e sostenibile che sia capace di riqualificare e ricostruire. Al contempo dobbiamo consentire all’agricoltura di continuare a presidiare i territori, non sottraendo superfici fertili a questa attività, che rappresenta anche una delle più efficaci forme di tutela ambientale”.

“L’Italia, è bene ricordarlo, - ha proseguito il ministro – ha perso negli ultimi 50 anni oltre 5 milioni di ettari agricoli e più di un terzo a causa dell’avanzata del cemento. Questo fenomeno aggrava la nostra situazione dal punto di vista dell’approvvigionamento alimentare, visto che già oggi un italiano su quattro consuma prodotti importati dall’estero. Dobbiamo invertire il trend e pensare ad un modello di sviluppo che possa garantire al nostro Paese una crescita che sia sostenibile e compatibile anche con l’ambiente”.

in data:16/11/2012

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