Filiera Corta
Pane, in Italia acquisti giornalieri e artigianali
La tendenza di consumo emerge dall’indagine effettuata da Cerved per conto degli Assopanificatori. Nel Paese si contano circa 200 tipi di pane, con 1500 varianti
Roma- Il pane si compra tutti i giorni o quasi. E l’acquisto deve avvenire dal fornaio. La tendenza sul comportamento alimentare dell’italiano emerge dall’indagine effettuata da Cerved per conto di Aibi (Assopanificatori) sul mercato della panificazione presentata nel corso del convegno “Pane e olio, la merenda che fa bene” tenuto presso il ministero della Salute e organizzato da Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia. I consumatori- si spiega nel dettaglio in una nota- scelgono oggi soprattutto pane a base di materie prime selezionate e con un valore aggiunto di tipo salutistico. Avanzano così- i pani multicereali, con le vitamine, con fibre, a ridotto contenuto di sodio, con farine poco trattate, con quinoa, amaranto o a km 0. Negli ultimi cinque anni, questa tipologia di prodotto ha registrato un aumento del 5%. In particolare, la tendenza salutista rappresenta l’attività principale di circa un terzo dei panificatori italiani.
Tuttavia, il pane artigianale è ancora il prodotto preferito dal consumatore nazionale, con l’85,9% del mercato, pari a 1.638mila tonnellate consumate nel 2016. L’Italia, in questo, è una felice eccezione. Mentre nel resto d’Europa, il pane bianco fresco rappresenta il 47% del mercato. Statisticamente ogni italiano mangia 85-90 grammi al giorno di pane. Rispetto a vent’anni fa, se ne mangia di meno, ma si sperimenta di più spiegano gli esperti. In Italia si contano circa 200 tipi di pane, con 1500 varianti.