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Parmalat: il Cda riapre la partita sul gruppo di Collecchio
Il Consiglio di amministrazione della società, avvalendosi delle norme anti-Opa – ha rinviato l’assemblea dei soci al 25-27 e 28 giugno
Roma - La partita su Parmalat e sul controllo della società alimentare si riapre. In attesa che si svelino le carte su una cordata tutta italiana pronta a proporre un’alternativa a Lactalis (28,97% del gruppo), il Consiglio di amministrazione del Gruppo di Collecchio, riunito oggi a Milano, ha infatti deciso di convocare l’assemblea dei soci, già fissata per il 12-13-14 aprile, al 25-27 e 28 giugno.
A nulla, secondo indiscrezioni, sarebbe dunque servito il tentativo del gruppo francese Lactalis di bloccare il rinvio con una lettera fatta arrivare questa mattina al Cda. Nella missiva - secondo quanto si apprende - la società transalpina ha fatto presente che l'Antitrust Ue non è un motivo per rinviare l'assemblea e che sono stati superati i termini previsti dallo statuto e dalle legge per procedere a una nuova convocazione dei soci.
Inoltre sarebbe stato aggiunto nella lettera che una nuova assemblea degli azionisti non può essere convocata visto che non sono state rispettate le procedure di convocazione dell'assemblea già in calendario per il 12, 13 o 14 aprile. E questo perchè oggi era l'ultimo giorno utile per pubblicare sui quotidiani l'avviso di convocazione. In assenza di questo passaggio non è possibile procedere con la convocazione di una nuova assemblea.
La decisione del Cda Parmalat di rinviare l’assemblea è stata però deliberata ugualmente avvalendosi di quanto previsto dal decreto anti Opa, in vigore al 27 marzo. Va detto però per onore di cronaca e da quanto si apprende che il rinvio non è stato approvato all'unanimità. Il provvedimento sarebbe stato preso con il voto favorevole di sette su nove consiglieri. Contrari l'amministratore delegato di Luxottica Andrea Guerra e il numero uno di Carlyle Italia Marco De Benedetti. E Lactalis, al termine della giornata, ha espresso il suo sconcerto per la decisione considerata illegittima e priva di motivazioni . ''Lactalis - ha ribadito inoltre in una nota - la qualità e la validità del proprio piano industriale di lungo periodo, che a suo dire è beneficio di tutti gli azionisti e stakeholders di Parmalat. Segnala infine che rimane aperta al confronto con gli azionisti e con tutti quei soggetti che intendono contribuire allo sviluppo di Parmalat''.
Intanto in queste ore l'Unione europea non sta guardare in maniera silenziosa, ma si va sentire dicendo che tutta la vicenda è sotto la sua attenta osservazione. In particolare dice Amelia Torres il portavoce del Commissario per la concorrenza Joaquim Almunia, che il decreto del Governo che permette l'ingresso della Cassa Depositi e Prestiti nelle società di ''rilevante interesse nazionale'' sara' ''esaminato attentamente'' dalla Commissione europea. Ha inoltre precisato che Bruxelles valutera' ''se le regole del mercato unico saranno rispettate'' e ''agira' se cosi' non sara'''
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