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Parmalat, il futuro è italiano

L’azienda lattiero-casearia francese Lactalis, nel documento di 115 pagine dell’Opa sul gruppo di Collecchio, sembra confermare la presenza del centro direzionale nella penisola e scongiurare operazioni sui livelli occupazionali

Roma - Salvo sorprese dell’ultima ora, il polo organizzativo della Parmalat dovrebbe restare in Italia. A dirlo è lo stesso gruppo lattiero-caseario francese Lactalis nel documento di 115 pagine dell'Opa sul Gruppo di Collecchio pubblicato sul sito aziendale. La società segnala in particolare che non sono previste "operazioni che possano avere un impatto sui livelli occupazionali e sull'organizzazione dei siti produttivi e distributivi di Parmalat".

Il gruppo alimentare precisa inoltre che "valutera' l'opportunita' di far confluire in Parmalat le proprie attivita' nel settore del latte confezionato" tra le quali quelle detenute in Francia e in Spagna, "dando luogo alla creazione di un 'campione' di rilevanza mondiale con sede, organizzazione e 'testa' in Italia, in grado di confrontarsi con i maggiori operatori internazionali". Allo stesso tempo "nessuna decisione – si legge - e' stata assunta dall'Offerente con riferimento a possibili fusioni, scissioni o riorganizzazioni aziendali riguardanti Parmalat, operazioni che non sono attualmente allo studio"

Nel documento viene però spiegato che Lactalis si riserva "di valutare l'opportunità di procedere, anche nei dodici mesi successivi alla data di pagamento, a fusioni tra società italiane facenti capo ai gruppi di appartenenza dell'offerente e dell'emittente o altre operazioni straordinarie anche al fine di favorire lo sviluppo o l'integrazione dei due gruppi".

Secondo il gruppo francese, ad ora, non e' stata individuata "alcuna modifica specifica ne' alcun cambiamento da apportare all'attuale statuto sociale dell'emittente nei dodici mesi successivi alla data di pagamento". "L'Offerente - prosegue poi il documento - per quanto di propria competenza, non intende assumere iniziative idonee ad impedire che l'emittente possa adempiere ad obblighi inderogabilmente assunti dall'emittente medesimo in dipendenza del concordato con i creditori del gruppo Parmalat in Amministrazione Straordinaria". Il progetto prevede infine la possibilita' di "acquisizioni mirate".

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in data:14/05/2011

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