Agronews
Parmigiano Reggiano sul pesce. Scende in campo il consorzio della Dop
Per l'organismo di tutela l'idea che il Re dei formaggi sia un prodotto da utilizzare solo per dare un tocco di gusto ai primi piatti è un mito da sfatare
Roma- E’ diventato virale, aprendo un conseguente "Incidente enogastronomico", il caso del cliente che chiede il parmigiano per condire un piatto di ravioli con panna e salmone con lo chef che si rifiuta ottenendo così una negativa recensione su TripAdvisor. Il proprietario del ristorante spiega però al cliente le regole base della cucina italiana. La questione tra il titolare del "Maximo Italian Bistrot", il sardo Massimo Donato, e un cliente inglese del suo locale è finita quindi sui tabloid londinesi . I fatti sono avvenuti nell'ottobre del 2018 ma la risposta piccata risale a poche settimane fa. La polemica si è quindi successivamente tramutata in un dibattito sulle basi della cucina italiana e sugli gli accostamenti tra i vari cibi.
L’ospite del ristorante aveva infatti chiesto del parmigiano per condire del pesce, ma il proprietario ha detto no. La discussione non si è fermata con la fine della cena. Il cliente insoddisfatto, tornato in albergo ha pubblicato su TripAdvisor una recensione decisamente negativa. Così Donato, che gestisce il bistrot dal 2013 con la compagna chef Simona Vacca, decide di rispondere e di 'educare' il britannico. Il suo decalogo è diventato virale: "Mai chiedere l'ananas sulla pizza - scrive nella risposta - mai mettere la crema sulla carbonara; mai chiedere una pasta Alfredo (chi è Alfredo?); mai chiedere il pollo all'arrabbiata; mai chiedere formaggi su un piatto di pesce". Non manca una stoccata ai concorrenti del Bel Paese in terra straniera che nasconde una sorta di comprensione per la richiesta del suo cliente: "Ci sono un sacco di falsi ristoranti italiani gestiti da persone avide e prive di consapevolezza che permettono ogni tipo di abominio".
Sull’argomento è intervenuto anche il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano. L’organimo afferma che la chiave del successo del Parmigiano Reggiano, marchio Dop italiano più influente al mondo e prima Dop per giro d’affare alla produzione (1,4 miliardi di euro) è proprio la versatilità. Il Parmigiano Reggiano è utilizzato in cucina, non solo per la classica “spolverata” sui primi piatti, ma anche per dare un tocco di carattere a carne, pesce e persino ai dessert. Ed è proprio per questo che il Re dei Formaggi- spiega una nota- è presente in tutti i paesi del mondo, con una quota export che cresce ogni anno e che ha superato il traguardo del 40%. Si precisa inoltre che il Parmigiano Reggiano è un ingrediente eclettico: lo utilizzano i cuochi giapponesi per dare un tocco di umami ai piatti, così come lo esalta Alfredo alla Scrofa nelle originali fettuccine Alfredo che sono diventate famose in tutto il mondo, grazie alla mantecatura perfetta che fonde la bontà delle fettuccine. Per quanto riguarda nello specifico il pesce, l’abbinamento con il Parmigiano Reggiano- viene specificato- non pare affatto ardito. Pensiamo ad esempio alla salsa Mornay che i nostri cugini francesi utilizzano per accompagnare i crostacei, oppure alla consuetudine dei paesi nordeuropei di grattare il Parmigiano Reggiano sulla pasta ai frutti di mare. È semplicemente- è incalzato- una questione di gusto L’abbinamento pesce-formaggio è una tradizione consolidata, basti pensare alla cucina mediorientale che propone spesso le note acide dei prodotti caseari (come lo yogurt) per bilanciare il gusto ricco e grasso di alcuni pesci.