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Parte da Torino la marcia mondiale di chi vuol bene alla Terra Madre
Una marcia di 7000 contadini, artigiani del cibo, pescatori, indigeni, attivisti e leader di Slow Food, semplici cittadini da 143 Paesi hanno sfilato ieri nel tardo pomeriggio per le strade del centro di una Torino che per cinque giorni, dal 22 al 26 settembre, è la capitale culturale della biodiversità alimentare mondiale, con l’undicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto per la prima volta realizzata all’aperto, nel centro cittadino. L’umanità di Terra Madre- si legge in una nota- è scesa in piazza per affermare che il cibo non può dipendere da decisioni prese nel chiuso di consigli di amministrazione interessati solo ai fatturati, ai profitti e ai dividendi.
“Il potere delle multinazionali dell’agricoltura- spiega Carlo Petrini, presidente di Slow Food- cresce sempre di più e le speculazioni finanziarie sul nostro cibo condizionano la vita e la sopravvivenza di milioni di contadini nel mondo. Sul fronte opposto sta emergendo con forza una moltitudine che vuole e può cambiare dal basso le regole imposte da un’economia che travolge le vite dei più deboli”.