Filiera Corta
Pausa pranzo: la rapidità del servizio fa la differenza
Il progetto "Food" ha studiato le abitudini alimentari dei lavoratori europei coinvolgendo 52.000 consumatori e 5.000 ristoranti
Roma - Sono stati ufficializzati i dati sulle abitudini alimentari degli europei durante la pausa pranzo. L'analisi è stata effettuatata attraverso il progetto europeo "Food" (Fighting Obesity through Offer and Demand). Food è un consorzio pubblico-privato coordinato da Edenred (leader nei buoni pasto con il marchio Ticket Restaurant®), che ha come obiettivo studiare il crescente fenomeno dell’obesità in Europa attraverso un approccio originale che coinvolge ristoratori, aziende e lavoratori di 6 paesi europei (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Spagna e Svezia).
I ricercatori impegnati hanno lavorato - si legge in una nota - a stretto contatto per più di due anni con l’obiettivo di promuovere i principi di un’alimentazione bilanciata. L’Università di Perugia ha preso parte all’iniziativa in qualità di partner scientifico a livello internazionale.
Dall’ultima ricerca realizzata dal Karolinska Institutet e dall’Istituto Paul Bocuse nell’ambito del progetto Food - che ha visto coinvolti 52.000 consumatori e 5.000 ristoranti – emerge che il 58% dei rispondenti è convinto di mangiare in maniera sana e corretta, ed il 75% si concede la pausa pranzo durante la giornata lavorativa.
Se complessivamente il 67% dei rispondenti consuma il pasto in un ristorante, in Spagna la percentuale è pari all’88%. Chi sceglie di pranzare in ufficio, lo fa principalmente per alcune ragioni: porta il pasto da casa, non ci sono bar o ristoranti vicino alla sede lavorativa oppure non ha tempo per la pausa. Nella preferenza di un locale o ristorante, entrano in gioco diversi criteri. La rapidità del servizio è il primo fattore di scelta, seguito dalla varietà nel menu e dalla distanza dall’ufficio. I prezzi scendono al quinto posto nella scala motivazionale, seguiti dalla qualità nutritiva delle pietanze offerte. Il criterio di selezione meno importante è la capacità del personale all’interno dei bar e ristoranti di informare circa le proprietà nutritive degli alimenti. Infine, emerge come dato evidente il desiderio da parte del consumatore di mangiare secondo i propri gusti. Un altro importante criterio di selezione è rappresentato dalla composizione nutrizionale bilanciata dei piatti, dato menzionato dal 39,3% degli intervistati.
Secondo i ristoratori coinvolti nel sondaggio, la maggior parte della clientela è composta da lavoratori che trascorrono nel bar/ristorante la pausa pranzo (82,5%). Nel 64% dei casi i ristoranti offrono delle formule per guidare i clienti (menu completo, menu primo, menu secondo, sconti) ed il 57% offre menu a prezzo fisso. Il 24% degli esercenti ha assistito ad una crescita nella richiesta di piatti bilanciati secondo criteri nutrizionali così come di porzioni ridotte.