Filiera Corta
Per 5 milioni di famiglie italiane la preparazione degli alimenti è un'incognita
I dati rilevati dall'Osservatorio Accredia segnalano che il 16% (circa 4 milioni) della popolazione si dichiara preoccupato della qualità dei prodotti che consuma abitualmente, il 53% ha perplessità mentre il 30,7% si dice sicuro del consumo
Roma- Sono circa 5 milioni le famiglie italiane che esprimono il timore che molti alimenti possano essere preparati in modo non corretto o conservati senza seguire le apposite procedure. In particolare secondo i dati rilevati dall’ultimo Osservatorio Accredia, l'Ente unico nazionale di accreditamento, in collaborazione con il Censis, il 16% (circa 4 milioni) della popolazione si dichiara preoccupato della qualità dei prodotti che consuma abitualmente, il 53% ha perplessità in merito a specifiche categorie di prodotti ed il 30,7% si dice sicuro degli alimenti che consuma. I l dato è reso noto in occasione del convegno “Dalla progettazione igienica degli ambienti alla qualità in tavola”, ideato e promosso da GeometriExpo domani a Milano (Consiglio Nazionale Geometri, Cassa Previdenza Geometri e Fondazione Geometri Italiani), con l’obiettivo di informare il grande pubblico, oltre agli addetti ai lavori, sulle specifiche competenze professionali dei Geometri in questo ambito, come i requisiti igienico-sanitari degli ambienti di produzione e trasformazione degli alimenti (ristoranti, caseifici, ecc.).
In Italia i controlli sull’agroalimentare sono tra i più rigorosi ed efficaci d’Europa e del mondo. A conferma di questo, sempre secondo i dati Accredia-Censis, si rileva che sono oltre 2,3 milioni le analisi condotte sugli alimenti presso laboratori accreditati, oltre 600 mila le ispezioni e 200 mila le analisi su campioni di prodotti effettuati da organismi del controllo ufficiale coordinati dal ministero della Salute. Inoltre, i controlli sulla qualità dei prodotti alimentari effettuati da organismi coordinati dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, superano il numero di 30.000.
Nonostante questo si assiste- si legge in una nota- ad uno scollamento tra la qualità effettiva del cibo che arriva alla tavola e quella percepita da una parte di consumatori, il cui giudizio non di rado è frutto di informazioni incomplete. Tanto che fra gli aspetti in cima alla lista delle preoccupazioni degli italiani ci sono la scarsa sicurezza dei prodotti alimentari (71%) e l’importanza delle garanzie igienico-sanitarie (85%), con un 40% di persone che ha bisogno di informarsi perché sente spesso parlare di alimenti contraffatti e poco sicuri.