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Filiera Corta

Per Natale gli italiani scelgono menù low cost e prodotti del territorio

E’ quanto emerge da un’indagine dell’Associazione Pizzaioli Apes che ha realizzato un monitoraggio su un campione rappresentativo di 300 pizzerie e ristoranti

Roma - Il menù delle feste sarà low cost. Ad assicurarlo è l’Associazione Pizzaioli Apes che ha realizzato un monitoraggio su un campione rappresentativo di 300 pizzerie e ristoranti italiani, alle prese con gli eventi gastronomici del Natale. Dall’indagine – si legge in una nota – che l’effetto Monti si fa sentire anche sulle tavole. Archiviati infatti foie gras, salmone e caviale, resistono sulle tavole lo zampone (31%), il baccalà con la polenta (23%), ravioli e cappelletti (14%) e soprattutto irrompe l’economica pizza (21%), sulla quale ripiegherà una famiglia italiana su cinque, soprattutto nella versione beneaugurante lanciata dai pizzaioli: la cosiddetta Pizza SuperEnalotto a base di culatello e peperoncino.

Anche in tempo di crisi, gli italiani non sono disposti a rinunciare ai momenti di convivialità con parenti e amici: per il 92% del campione preso in esame i canonici appuntamenti a tavola vanno rispettati. Tuttavia 8 italiani su 10 si dicono preoccupati per la situazione attuale e confessano che quest'anno modificheranno le proprie abituali consuetudini.
Secondo gli intervistati, il menù ideale per le festività di fine 2011 e inizio 2012 deve innanzitutto costare poco (42%), deve essere di buon auspicio (25%), originale (13%), fare uso di prodotti del territorio (11%) ed essere sano (6%).

E se la stragrande maggioranza resterà in casa (74%), si stima che un italiano su quattro non rinuncerà a mangiare fuori, preferendo tuttavia le più economiche pizzerie (56%) ai ristoranti (29%). Alla domanda poi su quali piatti comporranno quest'anno i menu delle feste nella lista stilata dagli intervistati non mancano le soluzioni originali, capaci di scalzare i piatti tipici della tradizione e più rispondenti alle nuove esigenze.
Tra gli antipasti, bocciati le costose e introvabili ostriche (22%), il salmone (17%), il caviale (14%) e il foie gras (12%), classici accompagnamenti per i crostini, ma ritenuti cari e giudicati troppo 'esotici'.
Al loro posto gli italiani riscoprono soprattutto le mediterranee bruschette, apprezzate dal 46% del campione e guarnite con pomodoro fresco e acciughe o aglio, olio e peperoncino. Un antipasto sano, e anche di buon auspicio, considerando che per la tradizione popolare l’olio di oliva dà gioia e fortuna a chi ne fa uso.
Tra i piatti forti irrompe a sorpresa la pizza (21%). In particolare, accanto alle classiche “4 stagioni” e “diavola”, si afferma la beneaugurante Pizza Superenalotto creata dall’Associazione Pizzaioli Apes.

“Posso confermare – spiega Enzo D’Angelo, pizzaiolo romano dell’Apes- che per l’ultimo dell’anno le pizzerie stanno ricevendo moltissime richieste di prenotazione. E ovviamente sarà molto gettonata la nuova pizza SuperEnalotto, la pizza della fortuna, davvero di buon auspicio per il prossimo 2012. Complice la crisi economica, molti miei colleghi rimarranno aperti fino alle 23 per permettere ai loro clienti di fiducia di mangiare la pizza per poi riversarsi in piazza a festeggiare. Si tratta di una valida alternativa che sta prendendo piede in luogo del più costoso cenone. Per chi invece vuole restare a casa suggerisco una ricetta facile da preparare e già sperimentata con successo: pizza bianca con mozzarella, zucchine tagliate alla julienne, filetti di salmone e pachino. E’ molto buona, oltre che bella da vedere, e non costa molto.”

Insomma, le pietanze elaborate riscuotono sempre meno successo. Tra i primi piatti scartati gli italiani elimineranno dai propri menu il risotto al tartufo (20%) e le linguine con l'astice (16%). Arrivando ai secondi, in calo la faraona ripiena (21%), il brasato (20%), gamberoni e scampi (18%) e il branzino (16%).
Concludendo con i dolci, il panettone, il pandoro e il torrone restano irrinunciabili. L'82% del campione non li sostituirà, ma la maggior parte degli intervistati (71%) confessa che quest'anno li acquisterà nei circuiti della grande distribuzione, abbandonando le più costose produzioni artigianali.

in data:21/12/2011

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