Filiera Corta
Perde colpi il rito della pausa caffè. La crisi penalizza l'abitudine italiana
Da una ricerca diffusa da Confida emerge che il settore dei distributori automatici lo scorso anno ha accusato un taglio dei consumi di circa l'8%. Male anche le vendite di bevande fredde e snack
Roma- Crolla sotto i colpi della crisi economica anche uno dei riti degli italiani: la pausa caffe' in ufficio: il settore dei distributori automatici lo scorso anno ha accusato un taglio dei consumi di circa l'8%. Non va meglio per la presenza negli uffici delle macchine utili al servizio: il numero è in calo, in tutta Italia oggi sono 2 milioni e 352mila e per la prima volta negli ultimi anni sono sotto i 2,4 milioni. Il calo più evidente è per le macchine Ocs (le piccole per ufficio a cialde o capsule), ma scendono anche le vendite di bevande fredde (-7%) e snack (-8%).
I dati emergono da una ricerca diffusa da Confida, l'associazione della distribuzione automatica aderente a Confcommercio che ha tenuto a Milano gli Stati generali del 'vending'. Le bevande calde rappresentano il 48% del totale delle consumazioni del comparto, seguito dall'Ocs con una quota pari al 24%, in diminuzione negli ultimi anni.
Da quest'anno il settore ha accusato l'aumento dell'aliquota Iva dal 4 al 10% che "ha sicuramente penalizzato il settore ed ha generato un adeguamento dei prezzi delle consumazioni", afferma Confida, secondo la quale "continua il difficile il momento per il comparto manifatturiero della filiera, in particolare per i produttori di distributori automatici, sistemi di pagamento e accessori, che sono stati la prima componente a risentire di anni di recessione economica e minore propensione ai consumi".