Gli imprenditori del Gusto
Piccini: l'era Covid non spaventa l'azienda, nuovo stabilimento e un +8% di crescita
L'azienda toscana investe 12 milioni di euro per un'area produttiva a Casole D'Elsa. Ricavi a 57 milioni di euro
Siena- “Bisogna vendere la Bottiglia Italia e uscire dal regionalismo. Sarà poi il consumatore a scegliere, che oggi è preparato e degusta tutto”. La pensa cosi Mario Piccini, Amministratore delegato dell’azienda vitivinicola di famiglia nata nel 1880 e giunta alla quinta generazione con al centro la produzione di Chianti classico. Forte di risultati importanti anche in epoca Covid, con un crescita complessiva dell’8% al 30 settembre, un risultato del + 10% nella Grande distribuzione organizzata (Gdo) italiana, un export in aumento del 7%, una vendita e-commerce con un +300%, registra solo un piccolo neo nel canale Ho. Re.ca (-21%) per un ricavo totale di 57 milioni a prevalenza Gdo (50 mln Grande distribuzione, 7, Ho. Re.ca).
Oggi dopo il lockdown riparte con l’apertura ufficiale del nuovo stabilimento produttivo a Casole D'Elsa (Siena) di 17mila metri quadrati per un investimento di 12 milioni di euro. Rimane in funzione quello di Castellina in Chianti (Siena, 4.500 metri quadrati) che probabilmente sarà destinato, a seguito di ristrutturazione, per affinamento in legno e bottiglia. Con emergenza ancora in atto l’azienda vitivinicola è pronta a navigare nell’acque agitate di mercato del momento con una potenziale di produzione di 200 ettari per una produzione che va dal Chianti Classico alla Maremma fino ai territori vulcanici dell’Etna e del Vulture per un export in 82 Paesi e in organico 70 dipendenti, mentre la proprietà societaria è per un 55% nelle mani di Mario Piccini, mentre una quota del 22% per ognuna delle sorelle socie.
In attesa della piena padronanza degli strumenti societari e aziendali da parte dei tre figli (quinta generazione) che hanno fatto ingresso nell’impresa e con la consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, “Piccini vini” gioca la sua partita di mercato con tenute in Toscana, in Sicilia e in Basilicata oltre alla recente new entry “Geografico”, acquisita dalla ex cooperativa produttrice e presente nell’area di Castellina, Gaiole e Radda per una qualità in bottiglia che parla la lingua del Chianti Classico.
Adottata anche una linea spumantistica e una produzione di Prosecco, l’azienda dal punto di vista di articolazione societaria è composta da due società, Tenute Piccini Spa che agglomera “Agricoltori del Chianti geografico” e la Società Agricola Valiano Srl che comprende Fattoria Valiano (Siena), Tenuta Moraia (Grosseto), Villa al Cortile (Montalcino) Regio Cantina (Basilicata), Torre Mora (Etna Sicilia) . Tenute Piccini sarà mirata a coprire la Grande distribuzione organizzata, mentre la Società Agricola Valiano con le tenute è finalizzata a rispondere di più a una richiesta Ho.re.ca. “Geografico” sarà utilizzato per tutte e due i canali commerciali. Il prezzo del prodotto, tra Gdo e Ho.Re.ca va mediamente dagli 8 ai 40 euro. (Gia.Pac.)