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Pink revolution nel vino italiano, il 55% dei consumatori è donna
Emerge da studio Wine Intelligence per l’Osservatorio Uiv realizzato in collaborazione con Vinitaly
Roma- C’è una pink revolution nel vino italiano, e non riguarda il prodotto nel bicchiere. Nel 2021 per la prima volta le donne hanno superato numericamente gli uomini tra i wine lover del Belpaese, conquistando una quota pari al 55% dei consumatori regolari, in netto aumento sul 49% dello scorso anno. Lo storico sorpasso, documentato da Wine Intelligence per l’Osservatorio Uiv realizzato in collaborazione con Vinitaly e presentato a Vinitaly Special Edition, è trainato in particolare dall’interesse delle consumatrici più giovani, tra i 18 e i 35 anni, che si dimostrano il segmento più coinvolto dalla categoria “wine”.
Secondo i dati dell’Osservatorio, aumenta l’awareness dei consumatori regolari nei confronti delle denominazioni d’origine, con il Brunello di Montalcino Docg in testa alla classifica per riconoscibilità. Sono infatti 2 italiani su 3 a riconoscere il principe dei vini toscani; sul podio salgono anche il Prosecco Doc – che è anche il più consumato – e il Chianti Docg. Chiudono la top 5 il Chianti Classico e il Montepulciano d’Abruzzo Doc.
Dalle tendenze italiane a quelle globali: secondo Iwsr entro la fine dell’anno si prevede una ripresa degli acquisti di vino pari all’1,7%, con un forecast sul quadriennio 2021-2025 del +0.4%. Tra i trend emergenti i ready to drink che, dopo aver registrato un exploit del +26,4% già tra il 2019 e 2020, promettono di chiudere in doppia cifra anche quest’anno (+26,6%), con un tasso di crescita quadriennale previsto del 10,2%.