Agronews
Pioggia di miliardi sulle indicazioni geografiche
Nel mondo, secondo un rapporto della Commissione europea valgono 54,3 miliardi di euro. Il 60% dei prodotti IG europei è stato venduto nel Paese di produzione, il 20% in altri paesi dell'UE e il restante 20% è stato esportato al di fuori dell'UE
Roma- Pubblicato dalla Commissione europea uno studio sul valore del sistema di tutela delle denominazioni di prodotti agricoli e alimentari ('indicazioni geografiche' o 'IG'). Il 60% dei prodotti IG europei è stato venduto nel paese di produzione, il 20% in altri paesi dell'UE e il restante 20% è stato esportato al di fuori dell'UE. Le esportazioni extra-UE, per un valore di circa 11,5 miliardi di euro, erano dirette principalmente negli Stati Uniti (30%), in Svizzera e Singapore (7% ciascuno), in Canada, Cina, Giappone e Hong Kong (6% ciascuno). Dacian Ciolos, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha espresso soddisfazione per questi risultati: "I nostri IG valgono 54,3 miliardi di euro in tutto il mondo e rappresentano il 15% delle esportazioni totali di alimenti e bevande. Ciò dimostra la loro importanza per l'economia dell'UE e il valore del nostro impegno per promuovere e difendere questo sistema.
Il ministro delle Politiche Mario Catania ha chiesto un ultimo sforzo ai produttori del settore lattiero-caserio per evitare uno splafonamento sulle quote latte. La richiesta arriva a commento dati Agea che al 31 dicembre, pur registrando una diminuzione della produzione, rendono ancora possibile uno splafonamento sulle quote spettanti all’Italia che va assolutamente evitato entro il 31 marzo, data di chiusura della campagna annuale.
Gli IG sono fondamentali per generare valore aggiunto - e occupazione - a livello locale, rendendo più redditizia l'attività agricola. La nuova regolamentazione sulla qualità, entrata in vigore di recente, consoliderà ulteriormente questa situazione." Nel periodo 2005-2010 i vini rappresentavano il 56% delle vendite complessive di prodotti alimentari e agricoli a denominazione protetta prodotti nell'Unione europea (30,4 miliardi di euro), i prodotti agricoli e alimentari rappresentavano il 29% (15,8 miliardi di euro), le bevande spiritose il 15% (8,1 miliardi di euro) e i vini aromatizzati lo 0,1% (31,3 milioni di euro). Lo studio analizza inoltre il valore premio dei prodotti recanti un'indicazione geografica, ossia il premio che si può prevedere sul mercato per un prodotto IG rispetto a prodotti simili non IG: secondo le stime, un prodotto IG viene venduto a un prezzo mediamente 2,23 volte superiore rispetto a un prodotto non IG.
In Italia nel 2010 il valore delle vendite dei prodotti IG ammontava a quasi 12 miliardi di euro, ripartiti quasi equamente tra prodotti e alimenti agricoli (che rappresentano il 51% del volume di vendita) e vini (il 48%). Le bevande spiritose rappresentano invece solo l'1% delle vendite. È il settore vinicolo quello che vanta il maggior numero di prodotti a indicazioni geografica (complessivamente 521 prodotti DOC e IGP), seguito dal settore dei prodotti e alimenti agricoli (193) e dalle bevande spiritose (39). Per quanto riguarda i mercati di destinazione, il 57% degli IG italiani risulta venduto sul territorio nazionale, il 24% è destinato a mercati di altri Stati membri e il 19% è invece esportato al di fuori dell'UE.