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Pomodoro, l'accordo di filiera produce un aumento di diciotto euro
L’intesa raggiunta tra produttori e trasformatori prevede un sistema premiante per valorizzare la qualità e incentivare la raccolta con pochi difetti
Roma - Organizzazioni dei produttori di pomodoro del Nord Italia e industrie di trasformazione dell'Aiipa (Associazione italiana industrie prodotti alimentari Aiipa) trovano l’accordo. Il punto d’intesa, raggiunto a Parma, è stato individuato su un prezzo indicativo di riferimento fissato a 88 euro a tonnellata, con prodotto ritirato nell'azienda agricola. L’aumento è di 18 euro rispetto alla campagna precedente ed è scattato in considerazione del cambiamento delle compensazioni comunitarie, che per il pomodoro italiano a partire dal 2011 non sono più accoppiate alla produzione.
L’intesa raggiunta prevede inoltre un sistema premiante per valorizzare la qualità e incentivare la raccolta di pomodori con pochi difetti. Operativamente il prodotto consegnato con meno del 3% di difetti potrà esser pagato fino al 3% in più rispetto al prezzo base.
Cresce anche il rimborso del trasporto per gli agricoltori che consegnano il prodotto con mezzi propri. La tattativa, chiusa con largo anticipo, permetterà ai produttori un importante anticipo di programmazione.