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Premiati i vincitori del concorso “I miele millefiori: se è italiano vale di più”
Sono stati resi noti i vincitori del concorso “I miele millefiori: se è italiano vale di più”, iniziativa avviata lo scorso luglio nell’ambito del progetto di promozione Generazione Honey, realizzato da Agri Rete Service, la società di servizi di Confcooperative FedagriPesca, in collaborazione con Miele in Cooperativa e con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste. Le analisi dei 124 campioni di miele ricevuti - 55 dal Nord, 27 dal centro e 42 dal Sud - sono state effettuate dai laboratori del CREA AA di Bologna; successivamente i campioni risultati ammessi sono stati valutati da una apposite giurie di assaggiatori iscritti all'Albo Nazionale degli esperti in Analisi Sensoriale del Miele.
Il primo classificato è risultato il miele Granfavo di Matteo Farinelli di Brisighella (Ravenna), al secondo posto il miele San Marco di Roberto Marchesini (Arezzo). Terzo classificato il miele Apicoltura Elisa Vacca di Sinnai (Cagliari). L’elenco completo dei vincitori è disponibile su profili Facebook ed Ig di Generazione Honey.
“La peculiarità del concorso è che per la prima volta venivano premiati i mieli millefiori prodotti da api italiane”, spiega Riccardo Terriaca, coordinatore dell’associazione Miele in cooperativa. “Abbiamo deciso di promuovere questo concorso proprio con l’obiettivo di rivalutare un prodotto che, meglio di qualsiasi altro, è in grado di raccontare le specificità dei diversi territori di produzione che si ritrovano nei diversi colori e aromi dei millefiori. I millefiori hanno delle straordinarie specificità che troppo spesso vengono sottovalutate in favore dei più noti mieli monofloreali. Il miele millefiori è invece l’interprete e testimone perfetto della esclusiva biodiversità italiana, quella che ci consente di ricavare mieli inimitabili grazie alle api italiane che utilizzano i diversi bouquet floreali presenti nelle nostre pianure, colline e montagne”.
“Il successo riscontrato dall’iniziativa testimonia che il tema è condiviso dagli apicoltori”, conclude Terriaca. “Ora bisogna proseguire dialogando con i consumatori che vanno educati alla scelta del miele migliore”.