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Premio Laudemio, in autunno il nome del vincitore
Concluso, con una cena finale a Roma dal tono vegetariano, il Premio Laudemio. Il concorso, nato lo scorso anno con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’olio extravergine di oliva Laudemio nella cucina di importanti chef, è ideato e voluto dal presidente del Consorzio Laudemio Diana Frescobaldi ed è finalizzato- si legge in una nota- a diffondere la conoscenza del prodotto. Il consorzio (2.300 ettari di terreno destinato all’olivicoltura pari circa a 100.000 piante con una produzione totale di circa 2.400 quintali di olio di oliva, da cui vengono selezionati all’incirca 650 quintali di Laudemio), raggruppa ventuno aziende agricole associate e accomunate dalla volontà di produrre, sotto un unico marchio e nel territorio toscano
Il premio, presieduto da Fausto Arrighi, ex Direttore della Guida Michelin, ha previsto otto “tappe” in altrettanti ristoranti italiani di sei città (a Milano e a Roma si sono svolte due tappe). Ogni Chef ha interpretato- spiegano gli organizzatori- il Laudemio attraverso un menu di quattro portate: antipasto, primo piatto, secondo piatto e dessert. In alcuni casi, a discrezione dello chef, le cene sono state rivolte anche al pubblico. In ogni tappa è stata presente presente una giuria tecnica. Al termine delle otto tappe sono stati individuati tre chef finalisti con i tre piatti (antipasto, primo piatto e secondo piatto) che hanno totalizzato il miglior punteggio: i tre finalisti verranno chiamati a preparare le rispettive creazioni in occasione di una cena di gala (a Milano il prossimo autunno) che vedrà la Giuria eleggere il vincitore assoluto della seconda edizione del Premio Laudemio. Un premio speciale verrà assegnato allo Chef che – fra gli otto in gara – avrà proposto il Miglior Dessert al Laudemio.