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Qui Group mette in cantiere il buono pasto elettronico

Il servizio, diretto alla Grande distribuzione e leggibile tramite terminali Pos, è pensato per superare la formula cartacea, sottoposta a furti, contraffazioni e di difficile gestione anche amministrativa

Roma - E' destinata a lasciare un segno nel mondo della Grande distribuzione.  Qui Group, società emettitrice di buoni pasto Qui Group con capitale interamente italiano, ha lanciato la proposta di sostituire il buono pasto cartaceo con il buono pasto elettronico multifunzione, cioè una carta elettronica che “carica” non solo il buono pasto, ma anche una serie di servizi utili per i consumatori e per l’insegna distributrice.

La proposta prevede inoltre per quelle insegne che aderiscono all’intero pacchetto offerto da Qui Group è previsto il blocco delle commissioni per un periodo di due anni (buon pasto cartaceo + buono pasto elettronico + programma fedeltà + risparmio sulle transazioni).

L'iniziativa  di Qui Group si differenzia da quelle avanzate nel corso delle recenti polemiche sulla “guerra dei buoni pasto”, ampiamente riprese dai media, perché punta - prosegue la nota -  sull’innovazione tecnologica e sul progressivo abbandono di uno strumento obsoleto come il buono pasto cartaceo, sottoposto a furti, contraffazioni, e comunque di difficile gestione anche amministrativa.

Nel particolare - viene spiegato -  il buono pasto elettronico multifunzione di Qui Group semplifica ed è leggibile tramite terminali Pos multi applicazione di ultima generazione, fornisce ampie garanzie di sicurezza, risolve i problemi di furti, falsificazioni e scadenza e consente alle catene della Gdo di migliorare la gestione perché la fatturazione procede in automatico e viene accreditata in tempi notevolmente più brevi. Inoltre, col medesimo POS è possibile accettare tutte le carte di pagamento, riconoscere automaticamente i programmi di fidelizzazione o ricaricare i propri cellulari.
Oltre a ciò, le insegne della Gdo potranno integrare questi servizi con la propria fidelity card, e usarla per vari servizi come la gestione del parcheggio, la gestione presenze del personale o altro ancora.

“Per risolvere il problema dei buoni pasto sono state avanzate le proposte più disparate – ha dichiarato Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group – dall’inserimento del loro valore in busta paga alla loro eliminazione pura e semplice. Noi crediamo invece sia possibile rilanciare il mercato dei buoni pasto con due misure: sottoscrivere accordi con le associazioni della Grande Distribuzione e degli esercenti per contenere e mantenere nel tempo il valore delle commissioni applicate dalle società emettitrici ed introdurre il buono pasto elettronico”.

Va ricordato infine che Qui Group è la società emettitrice che per prima ha sperimentato in Italia il buono pasto elettronico e che può vantare la maggiore esperienza in questo campo, avendo lanciato la card elettronica già nel 2008, acquisendo clienti come le Ferrovie dello Stato, le Poste Italiane ed altri.
All’interno di Qui Group opera una divisione ricerca e sviluppo, forte di 50 persone, che lavora esclusivamente sulle nuove tecnologie e sta già sperimentando il trasferimento di tutte le funzionalità del buono pasto elettronico dalla carta al telefonino.

in data:03/06/2011

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