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Quote latte, il pagamento delle multe slitta al 30 giugno

Concluso l'iter parlamentare del Milleproroghe. Il Senato dà il via libera al decreto e concede altri sei mesi agli allevatori che non hanno pagato fino a questo momento le sanzioni

Roma - Non ci sono state sorprese e colpi di scena. Il pagamento delle multe per le quote latte slitta al 30 giugno. Il decreto Milleproroghe contenente il provvedimento sulle sanzioni relative alle quote è infatti stato convertito in legge dal Senato con 159 voti a favore contro 126 contrari, due gli astenuti.
Il testo, approvato ieri dalla Camera dei Deputati con modifiche al decreto dopo la bocciatura fatta nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica, sposta dunque in avanti il termine per pagare le multe. Termine che prima dell'approvazione del testo aveva scadenza il 31 dicembre 2010 . La disponibilità sulla copertura finanziaria della proroga al pagamento delle multe delle quote latte passa da 30 a 5 milioni.

Immediate le reazioni del mondo agricolo al testo approvato. Tra le prime ad intervenire Confagricoltura. “L’ iniquo slittamento - commenta l'organizzazione agricola -  dei pagamenti rateizzati delle multe sulle quote latte, prima posposto a dicembre 2010 ed ora a giugno 2011 è una vera beffa”.

“Siamo profondamente indignati. Ci auguravamo - continua Confagricoltura -  che il monito del Capo dello Stato sul Milleproroghe, e le correzioni apportate al provvedimento, consentissero di cancellare le disposizioni sulle quote latte, ingiustificabili ed ingiuste che hanno il sapore della prevaricazione politica

La proroga approvata, ad avviso dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, è “uno schiaffo in faccia ai produttori onesti ed a quelli che hanno aderito alla rateizzazione ed adempiuto regolarmente al proprio dovere versando quanto dovuto al 31 dicembre scorso”.

"Non c'e' alcuna valida motivazione per una ulteriore proroga - ha detto invece Coldiretti -  del pagamento delle multe che di fatto danneggia gli allevatori che hanno creduto nello Stato e si sono messi in regola affrontando duri sacrifici economici".

L'organizzazione sottolinea inoltre "che l'approvazione e' ancor piu' grave se si considera che nel stesso provvedimento non sono state accolte misure realmente importanti per il settore agricolo sull'attivita' delle associazioni degli allevatori, sul gasolio e sul comparto bieticolo-saccarifero".

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