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Quote latte: le proroghe restano al palo
La commissione Agricoltura della Camera ha approvato oggi a larga maggioranza, con l'esclusione dei componenti della Lega Nord, la risoluzione che impone il pagamento delle multe di settore in base alla legge vigente
Roma- Tolleranza zero sulle proroghe alle multe per le quote latte. La dura linea di condotta è stata adottata dalla commissione Agricoltura della Camera che ha approvato oggi a larga maggioranza, con l'esclusione dei componenti della Lega Nord, la risoluzione che impone il pagamento delle multe per le quote latte in base alla legge vigente.
Sul provvedimento preso il presidente della commissione Paolo Russo ha commentato che ''se al governo serviva una posizione chiara, noi come Parlamento gliel'abbiamo fornita. Chi ha pagato va aiutato e chi non ha pagato – ha incalzato va aiutato a pagare''.
Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro per le Politiche agricole Mario Catania.''La posizione del Parlamento – ha detto e' la posizione del governo''. ''Il governo – ha spiegato inoltre Catania - non ha mai avuto dubbi ne' sulla necessita' di applicare correttamente e doverosamente la normativa comunitaria e ne' sull'impossibilita' di qualsiasi condono, sanatoria, totale o parziale''. ''No - ha concluso Catania - non ce ne era bisogno di questa risoluzione, pero' ben venga; se tutte le iniziative del Parlamento vanno nel sostenere l'azione del governo sono le benvenute''
“Le multe del latte vanno pagate, lo impongono le norme europee e nazionali. La Commissione Agricoltura della Camera, presieduta dall’onorevole Paolo Russo, ha indicato al Governo - ha commentato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - una posizione chiara, coerente con le disposizioni di legge e che non lascia adito a dubbi”.
“Ci auguriamo che la questione multe latte venga archiviata una volta per tutte - ha concluso il presidente di Confagricoltura - chi non ha rispettato le norme ha avuto diverse occasioni per mettersi in regola; non lo ha fatto perché pensava, nonostante tutto, di farla franca. Oggi la Commissione Agricoltura ha chiarito che la stagione degli alibi è finita”.
Il voto in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati sulle quote latte - ha dichiarato invece il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso - ristabilisce il criterio della moralità e dell'onestà.
Il perpetuarsi di questa ingiustizia a danno di tutti gli operatori agricoli - continua Tiso - è costato ai cittadini italiani oltre 4,5 miliardi di euro. Altro danno, particolarmente grave soprattutto in un contesto storico-economico di grandi difficoltà, è aver dato idea che essere furbi e non seguire le regole portasse solo vantaggi invece che sanzioni.
La Confeuro - conclude Tiso - ha sempre evidenziato l'esigenza di mantenere alto il profilo morale del comparto agroalimentare, in linea con la storia del primario nel Paese che ha permesso al settore di divenire il motore dell'economia italiana, ed è per questo che oltre che annullare questi inaccettabili privilegi è essenziale garantire il non ripetersi di situazioni analoghe.
Anche la Cia-Confederazione italiana agricoltori esprime apprezzamento per la risoluzione approvata a maggioranza dalla Commissione Agricoltura della Camera relativa al problema delle quote latte e alle dichiarazioni d’impegno formulate dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania.
E’ importante -afferma la Cia- che anche nel settore lattiero-caseario vi sia il pieno rispetto della legalità, affinché si arrivi finalmente alla conclusione di un’annosa vicenda che rischia di costare allo Stato e ai contribuenti italiani possibili ulteriori aggravi per i procedimenti di infrazione a livello europeo. Una conclusione, comunque, fondamentale anche alla luce della cessione del regime delle quote latte prevista dall’Ue per il 2015.
Per la Cia, inoltre, è estremamente positiva la sollecitazione da parte della Commissione Agricoltura per l’immediata attivazione del fondo di 45 milioni di euro previsto per gli allevatori che hanno investito nel passato in acquisto di quote latte.
Infine Coldiretti dice che“Non c’è alcuna motivazione- per una ulteriore proroga del pagamento delle multe che di fatto danneggerebbe gli allevatori che hanno creduto nello Stato e si sono messi in regola affrontando duri sacrifici economici”. Gli allevatori -commenta ancora l'organizzazione agricola - italiani che hanno rispettato le regole negli anni hanno acquistato o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro.
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