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Quote latte, per l’Italia un nuovo rischio di splafonamento

Ad avvisarlo è il Mipaaf sulla base delle consegne effettuate dai produttori italiani di latte vaccino fino a tutto il mese di dicembre 2011

Roma – L’Italia rischia un nuovo splafonamento. Ad avvisarlo è il ministero per le Politiche agricole che sulla base delle consegne effettuate dai produttori italiani di latte vaccino fino a tutto il mese di dicembre 2011 segnala la fondata possibilità di un superamento complessivo, ancorché di ordine percentuale minimo, della quota di produzione totale assegnata all’Italia dall’Unione Europea per la campagna 2011/2012.

In base alla vigente normativa, solo nel caso in cui lo Stato Membro non superi la propria quota complessiva, i produttori che hanno commercializzato in esubero rispetto alla propria quota individuale non vengono – si legge in una nota - in nessun modo assoggettati al prelievo e gli eventuali anticipi trattenuti vengono interamente restituiti; ciò si è verificato nelle ultime due campagne di commercializzazione, 2009-2010 e 2010-2011 nelle quali è stata rispetta la quota nazionale.

Viceversa, in caso di superamento, anche minimo, della quota nazionale complessiva, le restituzioni del prelievo mensile sono assoggettate ai criteri previsti dalla legislazione nazionale (Legge n. 199/2003, modificata e integrata dalla Legge n. 33/2009).

In caso di superamento, quindi, accederanno alla restituzione del prelievo soltanto i produttori in regola con il versamento mensile con priorità per i titolari di aziende ubicate nelle zone di montagna, per quelli nelle zone svantaggiate, per i produttori che non abbiano superato il livello di commercializzazione conseguito nel periodo 2007-2008 o, infine, per quelli che non abbiano superato di oltre il 6 per cento la propria quota individuale.

Per tutti gli altri produttori in esubero, i prelievi versati o comunque dovuti, confluiranno integralmente nel fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ai sensi della Legge n. 33/2009.

Per evitare questa conseguenza è opportuno che i produttori in esubero - viene – concluso - provvedano sollecitamente ad adeguare la propria quota alla commercializzazione, facendo ricorso alle modalità di affitto di quota previste dalla legge. E’ inoltre necessario che tutti orientino comunque la propria attività all’obiettivo di limitare al massimo la produzione e la commercializzazione nelle ultime settimane della campagna 2011-2012 per evitare il superamento della quota nazionale.

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