Filiera Corta
Reggio Calabria la città della pizza più conveniente. Milano la più cara
Secondo indagini di mercato il Centro Italia risulta l'area geografica meno vantaggiosa dal punto di vista economico. Il costo medio varia tra i sette e gli undici euro se l'acquisto è accompagnato da una bibita
Roma- Assaporare una buona pizza è sempre una grande delizia per il palato. Trovare quella che ci piace di più a un costo abbordabile non è però sempre cosa facile. Secondo recenti indagini di mercato la pizza più cara è a Milano e quella più economica a Reggio Calabria con i prezzi della Margherita passati dai 3,36 euro di media del 2002 agli attuali 6,50 (+93,5%-dati Fipe). La pizza più cara del mondo, La Louis XIII di Renato Viola, costa invece 8.300 euro. Preparata per due persone, ha 20 centimetri di diametro e gli ingredienti prevedono caviale, aragosta, formaggi prelibati e sale dell’Australia. Il prezzo comprende anche vini esclusivi. Preparata al momento, l’impasto viene fatto 72 ore prima.
Il costo medio di una pizza e bibita varia invece tra i 7 e gli 11 euro. Il Centro- secondo Tirrento Ct (fiera di settore dell’ospitalità e della ristorazione) risulta l’area geografica più cara rispetto a Nord e Sud. Mediamente in Italia le palline per pizza vanno da un peso di 180 a 260 grammi. Consideriamo che la maggior parte delle pizze consumate sono quelle basse, senza bordo alto e quindi con un peso che va da 180 a 200 grammi, c’è poi una buona parte che va intorno ai 220 grammi ed infine le pizze Napoletane attorno ai 260 grammi. Le pizze, così dette all’Italiana, cioè basse, rappresentano circa il 90% del totale, il 10% è rappresentato dalle pizze Napoletane.
Sulle abitudini dei consumatori risulta invece che un italiano su due sceglie la pizzeria per una serata fuori casa. Per il ristorante la proporzione scende invece ad un italiano su quattro, vissuto maggiormente come occasione speciale per compleanni (60%), festività (53,9%), anniversari (48,9%). La spesa media a persona al ristorante è di 28 euro. Più della metà del campione (56,5%) spende generalmente dai 21 ai 30 euro. Più contenuta la spesa pro capite complessiva (22 euro), in pizzeria.
Ad oggi cresce il numero delle pizzerie passate a 25mila dalle 20mila degli ultimi tre anni. E cresce anche il numero degli addetti da 120mila a 150 mila per 5,3 miliardi di euro di fatturato. Oltre alle 25mila pizzerie, l'offerta italiana può contare su 69 mila ristoranti tradizionali, 6.500 ristoranti top e 5mila “moderni”.