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Resta stabile il settore ittico
Le imprese attive nella pensisola sono oltre 28mila. Il pesce importato arriva soprattutto da Spagna, Paesi Bassi e Thailandia
Roma- Sono oltre 28.000 le imprese ittiche attive in Italia nel 2012 e il settore resta stabile rispetto al 2011. Quasi 8.200 sono pescatori specializzati, 6.668 dettaglianti, circa 3.500 ambulanti e quasi 3.600 acquacoltori. Tra le regioni primo il Veneto con 4.065 imprese (14,4%), seguito da Sicilia (4011) e Campania (3.128). E se la Sicilia è prima per pesca con 1.790 imprese l’acquacoltura è concentrata in Veneto (1.499) ed Emilia Romagna (1.223). Tra le province prime Rovigo (2.101 imprese), Napoli (2.012) e Ferrara (1.718) e Roma con 1421.
Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese 2011 e 2012.
Sfiorano invece il miliardo di euro le importazioni di pesce, crostacei e molluschi in Italia nei primi tre mesi del 2012 La maggior parte dei prodotti consumati sulle tavole degli italiani proviene da Spagna, Paesi Bassi e Thailandia per quanto riguarda pesci, crostacei e molluschi; i prodotti dell’acquacoltura da Spagna, Grecia e Francia. Tra i primi 15 Paesi da cui l’Italia importa ci sono anche Danimarca, Germania ed Ecuador.
L’Italia importa otto volte più di quello che esporta. A fronte di quasi 1 miliardo import sono state pari a 114 milioni di euro le esportazioni italiane di pesce. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat 2012 e 2011.