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Risale la china l'export alimentare
Risale la china l'export alimentare dopo la flessione del 4,9% registrata nel 2009. Gli ultimi dati di Federalimentare segnalano che nei primi sei mesi dell'anno il comparto mette a segno un balzo del 10,2%, per un fatturato di 10 miliardi di euro.
La conferma arriva dallo stesso presidente uscente di Federalimentare Gian Domenico Auricchio che a partire dal primo gennaio prossimo lascerà il posto a Filippo Ferrua. Germania, Francia, Usa e Regno Unito - ha spiegato Auricchio nel suo intervento al Forum dei Giovani di Federalimentare - continuano a coprire più della metà delle esportazioni alimentari italiane. E il 67% è diretto sul mercato Ue. Ma avanzano i mercati emergenti; in particolare Federalimentare stima che l'export in Cina dovrebbe segnare nel 2010 un incremento del 70% rispetto al 2009
«I nuovi mercati che sicuramente apprezzano il made in Italy e stanno registrando grandi crescite - ha incalzato il direttore generale di Federalimentare Daniele Rossi - sono Giappone, Australia, Canada, Sudafrica e Brasile». Allo stesso Rossi prevede che il 2010 registrerà nuovi record per l'export alimentare italiano, destinato a oltrepassare i 20 miliardi di fatturato. Dal convegno intanto è emerso che è tornata a crescere anche la produzione dell'industria alimentare italiana dopo il -1,5% registrato nel 2009 e nei primi sei mesi è in rialzo del 2,1%.