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Roma ospita il Multifunctional Landscapes Roadshow
E’ sbarcato a Roma, dopo essere stato lanciato con successo a Bruxelles nel mese di marzo, il Multifunctional Landscapes Roadshow, L’iniziativa, che ha fatto tappa a Madrid, Varsavia e Budapest e arriverà a Londra e Parigi, nasce con l’obiettivo di stimolare un dialogo aperto sull’attuazione delle misure agroambientali (greening measures) previste nella Politica Agricola Comune (Pac), attualmente in approvazione in sede comunitaria. Durante le due giornate di lavori, si sono alternati interventi di relatori provenienti dal mondo istituzionale e accademico e le testimonianze di operatori del settore agroalimentare.
Con questo Roadshow, Syngenta e ELO (European Landowners Organization) intendono – si legge in una nota - focalizzare il dibattito e l’attenzione sui temi della biodiversità e sulla protezione delle risorse naturali, coinvolgendo sia il livello politico che tutti coloro che metteranno in pratica queste misure. In tal modo, si vuole promuovere
la condivisione e la concreta attuazione di soluzioni adatte alle condizioni locali e creare opportunità per il miglioramento della qualità dell’ambiente e della redditività agricola.
Tra i progetti in linea con le misure di greening promosse a livello europeo, Syngenta ha sviluppato Operation Pollinator in 14 Paesi. Dal 2007 il programma è attivo anche in Italia. Considerato che più dell’80% delle colture europee dipendono dall’impollinazione effettuata dagli insetti, la proposta prevede di creare ambienti favorevoli alla biodiversità, gestendo aree poco produttive o marginali (come i bordi campo) e seminandole con essenze selezionate, ricche in nettare e polline (es. erba medica, trifogli, lupinella ecc.). Tali aree attirano e forniscono alimento agli insetti impollinatori e diventano un rifugio sicuro anche per piccoli mammiferi e uccelli.
La validità del progetto- spiegano i responsabili di progetto - è dimostrata dal miglioramento della resa e della qualità delle colture, legate a una maggiore impollinazione, e dalla tutela del suolo e delle acque. Il progetto si inserisce nell’ambito di misure agroambientali che in alcune regioni d’Italia sono finanziate dal PSR (Piano di Sviluppo Rurale).
“Quattordici sono le regioni italiane e più di 100 le aree Operation Pollinator”, dichiara Luigi Radaelli, Ad. di Syngenta. “Il progetto, che si basa sulla gestione di aree aziendali poco produttive o marginali da trasformare in ambienti ricchi in biodiversità, in Umbria è stato addirittura inserito nel PSR. Questa iniziativa - ha precisato Luigi Radaelli - diventa particolarmente significativa se applicata in un’ottica di gestione multifunzionale del territorio”.
Per Thierry de l’Escaille, Segretario Generale di ELO “Progetti, come Operation Pollinator, consentono di bilanciare la produttività agricola con il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente. Un paesaggio multifunzionale può, infatti, combinare alti rendimenti delle produzioni agricole con una fauna e insetti impollinatori in perfette condizioni di salute”.
“Iniziato in Umbria 7 anni fa, Operation Pollinator è stato sviluppato anche in un’area di una ex cava dove sono state seminate essenze di leguminose, quali trifoglio, ginestrino dei prati, lupinella ed erba medica, mentre su un terzo del terreno è stato seminato colza”, racconta Tiziano Gardi, Professore Aggregato della
Facoltà di Agraria di Perugia. “La semina è avvenuta per 5 anni consecutivi e in questo arco temporale abbiamo riscontrato un elevato incremento degli impollinatori, addirittura del 200%. Siamo entusiasti dei risultati raggiunti. L’attività degli insetti ha favorito la produzione di semi, che non solo hanno permesso alle specie seminate di auto-disseminarsi, ma hanno costituito anche un ottimo alimento per insetti granivori, sia stanziali che migratori”.