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Romano: "Il sistema agroalimentare ha bisogno di un ministero che lo guidi"
Il ministro per le Politiche agricole lancia l'allarme su una eventuale abolizione del dicastero di Via XX Settembre
Roma- “Tante cose sono state fatte per l’agricoltura italiana negli ultimi mesi e ancora molte ve ne sono. Sento parlare di abolizione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, una autentica iattura contro cui ci dobbiamo battere. Cancellare il Dicastero significa far retrocedere il comparto. La verità è che il Ministero dovrebbe avere tra le sue competenze anche quella della direzione dell’agroindustria. E questo perché occorre una strategia unica e unitaria, in grado di rappresentare le istanze di tutto il comparto.
A dirlo è stato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Francesco Saverio Romano alla chiusura dei lavori del primo Forum nazionale dell’Agroalimentare di Cremona.
La riforma della PAC - ha continuato- deve trovarci uniti, in difesa di un patrimonio unico fatto di valori, di qualità delle produzioni, di grandi potenzialità. In questi mesi ho avuto modo di conoscere un mondo meraviglioso, come è quello dell’agroalimentare italiano, che però rischia di scomparire se non riusciremo a tutelarne le prerogative e l’essenza. L’Europa, alla quale abbiamo delegato la nostra politica agricola, ha avuto una inversione di tendenza e oggi non ascolta le richieste che provengono dal mondo della produzione agricola.
Ad aggravare il quadro, la rigidità - ha proseguito- di una tecnocrazia e di una asfissiante burocrazia comunitaria, che penalizzano il nostro sistema. Oggi, dal dibattito che è venuto fuori dal Forum, si possono gettare le basi di una proposta nazionale che miri ad una valorizzazione delle nostre specificità. La sintonia che oggi registro da parte di tutti gli attori del comparto è un segnale di speranza e un presupposto su cui far convergere le nostre forze. Da Cremona -ha concluso- parte quindi la proposta di una politica agricola italiana forte e chiara, nella consapevolezza che, con il contributo di tutti, si possa raggiungere il traguardo prefissato”.