Agronews
Romano rilancia sul vino biologico
Il responsabile del dicastero per le Politiche agricole ha inviato una missiva ai ministri dell’Agricoltura dei Paesi del Mediterraneo per provare a definire una strategia comune per il settore
Roma - Si riapre la partita sul vino biologico in Europa. A rilanciare sulla problematica e su un ipotesi di regolamento di settore è il ministro per le Politiche agricole Saverio Romano che ha inviato una missiva ai ministri dell’agricoltura dei diversi Paesi del Mediterraneo per provare a definire una strategia comune.
La decisione del responsabile del dicastero di Via XX Settembre di prendere carta e penna nasce infatti dal fatto che da diversi mesi è ferma in Commissione Europea una proposta per regolamentare il vino biologico, unico prodotto che ancora non può utilizzare il logo europeo, utile a individuare tutte le produzioni ottenute con il metodo biologico.
A livello comunitario infatti non si è ancora trovato un accordo sulla proposta di regolamento, in particolare per stabilire il contenuto massimo di anidride solforosa consentita per i vini biologici.
“Il settore dell’agricoltura biologica sta assumendo – dice Romano - un ruolo sempre più strategico per il nostro sistema agroalimentare e la mancanza di regole europee sulla vinificazione biologica fa venir meno delle opportunità importanti per le nostre imprese”.
“Ho inviato – spiega il ministro - una missiva ai ministri dell’agricoltura dei diversi Paesi del Mediterraneo per provare a definire una strategia comune su una questione che – spiega il responsabile del dicastero - assume sempre più rilievo.”
“Con questa nota abbiamo chiesto ai diversi Ministri di sostenere, in maniera congiunta, una posizione che non discrimini i produttori dei Paesi mediterranei e che garantisca il consumatore europeo sulle qualità del vino biologico”.
“Su questo tema – ha concluso Romano - abbiamo già avanzato delle proposte concrete e auspichiamo che anche questa iniziativa possa contribuire a realizzare una politica europea sempre più attenta alle esigenze dei produttori mediterranei”.