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Rosarno, in scena lo sciopero dell'aranciata
L'inziativa è promossa dalla Coldiretti, Adiconsum e Lega dei consumatori
Roma - Coldiretti, Lega dei Consumatori e Adiconsum capofila della protesta contro lo sfruttamento del lavoro degli immigrati nei campi.
L'iniziativa, finalizzata a non lasciare sola Rosarno e programmata per oggi e domani, invita i consumatori calabresi a non acquistare aranciate ed è stata promossa anche per chiedere la presenza di più arance nelle aranciate e una chiara indicazione della loro provenienza.
Il Week end - spiega Coldiretti - di sciopero degli acquisti di aranciata dalla quale parte una catena dello sfruttamento che inganna i cittadini e colpisce imprese agricole e lavoratori secondo l’Adiconsum e la Lega dei consumatori che in Calabria vogliono così spezzare un circolo vizioso attraverso un cambiamento della tradizionale bevanda in termini qualitativi e quantitativi.
Nelle aranciate - incalza la Coldiretti - può essere presente per legge solo il 12 per cento di succo di arance che peraltro spesso vengono importate da paesi lontani come il Brasile anche se sono “spacciate” come Made in Italy. Con l’iniziativa si chiede piu’ valore alla sostanza rispetto alla forma e di non pagare l’acqua per aranciata al fine di dare una giusta ricompensa alle fatiche dei lavoratori agricoli ai quali le arance vengono pagate dieci centesimi al chilo.
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