L'indirizzo
“Rosso”, il ristorante dell’amore, della passione e del cuore
Aperto nella Capitale, in zona Aventino, il locale di Massimiliano e Alfredo Marucci, Marco e Davide Tarnani. Lo chef Matteo Chiappini propone una carta della tradizione: cacio e pepe, amatriciana, polpette al sugo, seppie con piselli
Roma- Si mangia a tutte le ore e di qualità. Può essere sinteticamente definito in questo modo “Rosso”, il nuovo ristorante aperto nella Capitale da Massimiliano e Alfredo Marucci, Marco e Davide Tarnani che non ha voglia di entrare a far parte dei locali modaioli della città eterna, ma che è segnato dal colore rosso perché per gli imprenditori il “rosso è stimolante e coinvolgente. Rosso – dicono - è il colore dell’amore, del Natale, della passione e del cuore. Per alcuni sono i capelli, per altri – sostengono ancora - il vino o la Ferrari. E’ il drappo – precisano - che fa infuriare il toro. Per Garibaldi è la camicia, per il buddhista la compassione, alla laurea è il confetto. La linea rossa – incalzano- è quella che non si oltrepassa, il segno rosso indica l’errore, al semaforo è l’alt, sul campo è l’espulsione, in Cina portafortuna, per noi – concludono- è il colore della passione, della forza e della costanza che metteremo in questo progetto”.
Sull’onda lunga dei propositi la mission principale è quella dunque di non voler stupire con effetti speciali ma "semplicemente" di accogliere al meglio, far mangiare bene e di dedicare al cibo un orario molto lungo. Tra banco bar, buffet, ristorante, griglia, il cliente può mangiare infatti dalla colazione fino al dopo teatro passando per pranzo cena aperitivo e brunch. All’insegna dunque dello slogan “Eat Drink Stay” la carta vincente della strategia messa in campo è quella della genuinità dei prodotti a vista, grazie al grande banco che fa da vetrina a carni, verdure, pane fatto in casa, prodotti regionali stagionali.
Situato su viale Aventino, “Rosso” si presenta con degli interni ben congegnati dallo studio
Costa Group e una carta realizzata dal giovane chef Matteo Chiappini. Proveniente da esperienze importanti (‘Gusto, Il Palazzetto, Prado, Hassler, Barcollo ad Amatrice), Chiappini propone un menù fortemente caratterizzato dalla tradizione: cacio e pepe, amatriciana, polpette al sugo, seppie con piselli. Nelle scelte architettoniche, il tratto distintivo è invece il perimetro rosso che segna la zona cucina – banco gastronomia. Il ferro rosso fuoco segue la vetrina del buffet, la griglia e s’infila dentro la cucina, lasciando il pubblico libero di sbirciare le preparazioni. In tutto quattrocento mq divisi in ristorante, bar, loft garden, con un allestimento che punta all’utilizzo di materiali crudi e naturali, come la pietra a spacco del bancone, il legno del pavimento e del rivestimento a parete, i piani ricavati da autentici decori di antichi parquet, le originali poltrone, disegnate e realizzate da Costa, connotate da un gioco di rivestimenti colorati, tra tartan, rigato, damascato e pellame delle sedute. La zona bar è caratterizzata dal decoro black&white delle ceramiche a parete, mentre la porta vetrata della cucina, in ferro rosso, è il segno che ispira il nome, e sottolinea il cuore pulsante del locale. Il locale ha una capacità di 80 coperti all’interno e circa 60 all’esterno.
Gianluca Pacella
in data:14/09/2013
Galleria Fotografica
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“Rosso”, il ristorante dell’amore, della passione e del cuore. Aperto nella Capitale, in zona Aventino, il locale di Massimiliano e Alfredo Marucci, Marco e Davide Tarnani.
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