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Roy Caceres, ritorno al fine dining da sorvegliato speciale per lo chef colombiano
A Roma ha aperto nel centro città "Orma". Per il cuoco stellato gli occhi puntati della critica dopo la chiusura di Metamorfosi
Roma- Un ritorno al fine dining da sorvegliato speciale per Roy Caceres. Lo chef colombiano, stella Michelin con un percorso da numero 1 fino alla chiusura nel 2021 a Roma del suo Metamorfosi, torna al suo primo amore, la cucina raffinata, consapevole di essere forse una delle notizie da prima pagina di questa stagione primaverile per giornalisti, influencer e blogger della Capitale pronti a incidere, nel bene o nel male con post social, articoli e quant’altro, sulla sua nuova avventura ristorativa chiamata “Orma” e presente nella centrale Via Boncompagni, precisamente al civico 31, a pochi passi da Via Veneto, strada storicamente icona della Dolce Vita e in via di rilancio.
Insomma un silenzio o quasi dello chef, durato un po’ più di due anni con la sola parentesi dell’apertura di Carnal nel 2020, ristorante “pop”nel quartiere Prati della città eterna, che dovrà fare i conti con la dura critica gastronomica di gastrofighetti, prime donne del food, improvvisati esperti di ristorazione e stelle Michelin che varcheranno la porta di “Orma” in maniera non ufficiale o per aver ricevuto gentilmente un generoso invito dallo staff del locale al fine di promuovere non solo la rivitalizzata cucina fine dining di Roy Cacares ma anche l’intero investimento economico fatto sul nuovo ristorante. Per il colombiano, forte di tutta l’esperienza professionale maturata, è dunque come se fosse un nuovo inizio ma i piatti del menu proposto sembrano già promettere bene.
Nel menu di Orma sembra infatti confermata la qualità, l’inventiva dello chef oltre ad essere presente una interessante ricerca della materia prima. Il ristorante, composto da una brigata e un personale di sala di età media molto giovane, mantiene nel suo Dna la cucina pop latina di Roy Caceres e il giusto mix di culture, il risultato è quello di servire piatti che eliminano il superfluo come portate, per fare qualche esempio, realizzati con trippa di calamaro, ravioli di ostrica o gli spaghetti al latte di pinolo.
La proposta gastronomica, nel suo insieme, presenta, con una buona carte dei vini, due menu degustazione: il primo, le Tracce Indelebili, cinque passaggi che raccolgono i piatti signature dello chef Caceres al costo di 120 euro a persona; il secondo, le Tracce Correnti, otto passaggi a 150 euro a persona costruito solo su piatti nuovi e inediti che rispecchiano l’evoluzione orientata alla “cucina del togliere quello che non serve” incentrandosi sui sapori e sul servizio a contorno del tutto. Nel dettaglio Il percorso gastronomico immaginato dallo chef è un vero e proprio viaggio che comincia con i primi tre snack nella zona cocktail/bar aperitivo, per poi spostarsi allo chef’s table con il secondo step di assaggi e, alla fine, arrivare al tavolo per completare l’esperienza. La proposta gastronomica spazia dal ristorante fine dining, solo la sera, al bistrot, per una pausa pranzo light e più informale. Il ristorante ha una struttura dal forte impatto visivo con un grande terrazzo con tanto di ulivo al centro e un cocktail bar.
Gianluca Pacella
in data:28/04/2023