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Salumi: scatta l'obbligo del made in Italy in etichetta
Stop- segnala Coldiretti- all’inganno della carne straniera spacciata per italiana
Roma- Entra in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’indicazione di provenienza su salami, mortadella, prosciutti e culatello per sostenere il vero Made in Italy. Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’annunciare che scade nel weekend il termine di 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.230 del Decreto interministeriale sulle Disposizioni per “l’indicazione obbligatoria del luogo di provenienza nell’etichetta delle carni suine trasformate”.
Il decreto sui salumi prevede – spiega Coldiretti – che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le informazioni relative a: “Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali)”; “Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali)”; “Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali)”. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”. La dicitura “100% italiano” è utilizzabile dunque solo quando la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra Ue”
La norma consente- spiega l'organizzazione agricola- di fare chiarezza in una situazione in cui 1 prodotto alimentare su 4 sugli scaffali richiama all’italianità, stando ad un’analisi dell’Osservatorio Immagino, senza pero’ – sottolinea la Coldiretti – avere spesso un legame con la produzione agricola nazionale, dalle coltivazioni agli allevamenti.
L’obbligo scatta proprio ad una settimana dalla pubblicazione del decreto Filiera Italia fortemente sostenuto dalla Coldiretti che per la prima volta stanzia un bonus salva Made in Italy a favore della ristorazione colpita dall’emergenza Covid per l’acquisto di prodotti alimentari italiani al 100 % per un importo complessivo di 600 milioni di euro, compresi i salumi da animali nati, allevati e macellati in Italia.