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Sequestrate 75.000 bottiglie di vino e 2.500 di olio
Effettuato un sequestro di vino e di olio dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità, guidato dal Capo Dipartimento Giuseppe Serino. Oltre 70.000 bottiglie di vino “Langhe Rosso Doc 2010” sono state sequestrate - informa il Mipaaf - in provincia di Cuneo da funzionari del locale ufficio dell’Ispettorato per varie irregolarità riscontrate nel sistema di etichettatura. In particolare, oltre a riportare la dicitura per designare i vini a Doc e DOcg riservata ai prodotti della Valle d’Aosta di bilinguismo francese e la non corretta indicazione del grado alcolico effettivo, il prodotto veniva presentato con diciture ambigue, quali “fresco” e “giovane” tali da richiamare nel consumatore le caratteristiche di un vino novello, ma tale non era. In ogni caso, utilizzando diciture non previste dal relativo disciplinare di produzione.
In Sicilia, presso un’azienda di Palermo e un deposito di Catania, l’Ispettorato ha posto sotto sequestro circa 2.500 bottiglie di olio di extravergine di oliva, confezionate da un’impresa pugliese per la mancata indicazione dell’origine del prodotto, invece, obbligatoriamente richiesta per l’olio extravergine. Dall’esame dei documenti si ricavava che il prodotto era di origine comunitaria.
Soddisfazione per l'operazione è stata espressa dall'Unaprol. Funziona - si legge in una nota del Consorzio olivicolo italiano - il sistema di anticorpi contro frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Il recente sequestro di 2.500 bottiglie di olio extra vergine di oliva, a Palermo e Catania, senza la corretta indicazione di origine del prodotto, operato dai funzionari dell’ICQRF guidato dal capo dipartimento Giuseppe Serino, “ripropone - ha detto il Presidente dell'Unaprol Massimo Gargano - il problema della trasparenza e della corretta informazione nei confronti dei consumatori”. Nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto Gargano invita inoltre a ad intensificare i controlli proprio ora che il prodotto italiano viene scambiato sul mercato a più di un euro rispetto a quello spagnolo. “Merito- ha incalzato il presidente- dell’etichettatura obbligatoria che sta contribuendo a dare valore al valore del vero prodotto made in Italy e che pertanto va difeso da ogni tentativo di frode commerciale”.