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Sequestrate in Sicilia cinque tonnellate di pesce
Bilancio pesante in Sicilia per l’operazione "Labyrinth" disposta su scala nazionale dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto e coordinata a livello regionale dalla Direzione marittima di Palermo. In tutto si registrano quasi 400 illeciti amministrativi contestati e 11 sequestri per un totale di 5000 chili di prodotti ittici. Sei i denunciati per vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e frode in commercio. Trovate anche partite di merce scadute da un anno. I nuclei ispettivi pesca della Guardia costiera di Palermo, Trapani, Mazara del Vallo, Porto Empedocle e Gela e gli uffici marittimi dipendenti hanno effettuato controlli a 360 gradi sulla cosiddetta filiera della pesca.
Sotto osservazione ristoranti, locali tipici, osterie, trattorie, punti di ristoro turistici, locali etnici e sushi, hotel con ristorazione, supermercati, discount, grande distribuzione, pescherie, mercati rionali, punti vendita surgelati, grossisti e piattaforme logistiche nonche' sul fenomeno degli ambulanti di pesce su strada, anche al fine di tutelare gli operatori commerciali della pesca che lavorano nell'alveo della legalita'. Il dispositivo ha comportato l'utilizzo di 113 pattuglie automontate, di 11 unita' navali e di un totale di 376 militari della Guardia costiera che hanno proceduto ad una intensa attivita' di verifica nell'ambito dell'intera Direzione marittima, dando luogo alle seguenti tipologie di controllo: 24 controlli ambulanti per strada; 72 controlli presso le pescherie; 55 controlli presso i ristoranti; 22 controlli in mare; 144 controlli presso i porti e nei punti di' sbarco; 39 controlli nei supermercati e grande distribuzione; 25 controlli nei grossisti e mercati ittici.