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Soffre filiera latte Italia, pesano dazi e fake news
Registrata una flessione nei consumi dovuta al calo della natalita' e alla diffusione di stili alimentari alternativi
Roma- Borden Dairy, il secondo produttore di latte Usa, va in bancarotta. A pesare sono stati soprattutto il calo dei consumi, l'aumento dei costi del latte crudo e quello dei costi di trasporto. In Italia la filiera lattiero-casearia italiana vale circa quindici miliardi di euro ed e' trainata soprattutto dall'export e dai marchi d'origine messi a rischio pero' da diversi fattori, dall'Italian Sounding ai dazi Usa, dall'aumento di consumo di bevande vegetali ai cambiamenti climatici.
CALO DEI CONSUMI
Ogni anno si producono in Italia 11 milioni di tonnellate di latte di mucca, 500 mila tonnellate di latte di pecora, oltre 200 mila di latte di bufala e 60 mila di latte caprino, ma nonostante la piramide alimentare preveda un consumo di 2-3 porzioni al giorno, si registra una flessione nei consumi dovuta al calo della natalita' e alla diffusione di stili alimentari alternativi. Se da un lato, infatti, diminuiscono le spese per latte fresco e formaggi, aumentano quelle per il biologico e ad alta digeribilita'. In pratica, gli italiani sono sempre piu' orientati verso regimi alimentari che tendono a limitare, per motivi etici o di salute, prodotti di origine animale e a preferire bevande vegetali o ad alta digeribilita'. Anche in Italia infatti gli acquisti di latte sono influenzati negativamente dalle fake news diffuse in rete secondo le quali il latte sarebbe dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita.