Filiera Corta
Spesa alimentare online, conveniente perchè obbligata
Crescono le famiglie in Italia che utilizzano internet per cercare promozioni, sconti e confrontare i listini dei prodotti per intercettare il miglior rapporto qualità-prezzo. Lo scorso anno il giro d'affari è stato di 132 milioni di euro
Roma- Il carrello virtuale è ormai il più grande alleato della spesa alimentare degli italiani. A fronte di un costante calo del potere di acquisto, le famiglie stanno infatti utilizzando sempre più internet per fare acquisti alla ricerca di promozioni, sconti e confrontare i listini dei prodotti per intercettare il miglior rapporto qualita'-prezzo. A confermare l’indirizzo economico sono le ultime rilevazioni: solo nello scorso sono stati 132 milioni gli euro investiti nella spesa online. Nella logica del risparmio vanno poi inseriti anche gli acquisti in gruppo presso produttori di prossimità , mettendo in pratica il 'km O on line' per evitare la catena della distribuzione e risparmiare sulla spesa dal 20% al 40% a seconda dei prodotti.
Insomma un mercato in costante crescita tanto che Amazon Fresh, sezione del colosso dell'e-commerce made in Usa, da circa 1 anno da' la possibilita' di fare la spesa alimentare on line con consegna a domicilio in alcune citta' americane ed è pronta sbarcare in Europa partendo proprio dal Regno Unito dove la spesa alimentare tocca il 5,5% dell'e-commerce complessivo, mentre in Italia tocca l'1,2%.
E proprio nel regno Unito è online il sito mysupermarket.co.uk che permette di fare la spesa confrontando i listini di quattro grosse catene, cliccando sulla foto del prodotto da acquistare.
ISTAT, IN FLESSIONE IL POTERE DI ACQUISTO
Nel primo trimestre del 2014 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente mentre è aumentato dello 0,6% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Tenuto conto dell'inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel primo trimestre del 2014 è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,2% rispetto al primo trimestre del 2013.
La ricchezza reale delle famiglie torna quindi in calo, visto che il potere d'acquisto aveva registrato delle variazioni positive in termini congiunturali sia nell'ultimo trimestre del 2013 (+0,1%) che nel terzo (+0,6%). La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, è aumentata dello 0,2% nei confronti sia del trimestre precedente, sia del corrispondente periodo del 2013: si tratta, in questo caso, della prima crescita tendenziale dopo due anni (dall'ultimo trimestre del 2011).