Filiera Corta
Spesa “low cost” per le famiglie italiane
Secondo uno studio Ismea gli acquisti per cibo e bevande hanno registrato una contrazione del 2,3% su base annua, accompagnata da una flessione delle quantità acquistate dell'1,4%. Vincono i prodotti più economici
Roma- Primo trimestre dell’anno da bollino rosso per la tavola degli italiani. Secondo l’analisi Ismea gli acquisti per cibo e bevande hanno registrato una contrazione del 2,3% su base annua, accompagnata da una flessione delle quantità acquistate dell'1,4%. Lo studio di ricerca dell’Istituto evidenzia che la tendenza delle famiglie a rincorrere le offerte e a spostarsi su prodotti piu' economici.
In particolare su alcune referenze - sostiene Ismea - il fenomeno risulta molto più accentuato.La pasta di semola, prodotto irrinunciabile sulla tavola degli italiani, registra per esempio una flessione in valore del 10% a fronte di una riduzione molto piu' contenuta nelle quantita' (-1,6%); stesso discorso per il riso, la cui spesa flette dell'8% mentre i volumi del 3,1%. Lo yogurt invece mantiene un buon tasso di crescita degli acquisti (+5,7% in quantita') in presenza di un'agguerrita competizione sul prezzo che ha fatto risparmiare al consumatore il 4,6% sulla spesa. Tra le singole referenze, oltre ai gia' citati pasta e riso, per la prima volta accusano una flessione anche gli acquisti di ortaggi e insalate di IV gamma (-4,8% in volume), che fino allo scorso anno avevano sempre mantenuto incrementi anche elevati.
Le famiglie italiane hanno tagliato poi i consumi di carne bovina fresca naturale (-6,5%), in favore dell'avicola naturale (+0,8%) ma soprattutto elaborata (+3,1%), della carne suina naturale (+1,8%) e delle uova (+0,8%). Il latte fresco (-3,6%) pare cedere consensi a vantaggio del latte Uht (+3,6%), mentre il pesce fresco accusa una flessione del 5%, frutta e agrumi del 4,5%, ortaggi del 2,2% e olio di oliva extravergine del 7,3%.