Filiera Corta
Spumanti: la crisi favorisce la qualità
Il difficile momento economico –secondo Federvini- ha influenzato il criterio di scelta: gli italiani acquistano meno ma meglio, orientandosi su prodotti di fascia superiore. Stappate tra Natale e l'Epifania 92 milioni di bottiglie di spumante.
Roma – Le festività si chiudono all’insegna della buona qualità: l’ultimo certificato comprensivo di marchio di garanzia arriva da Federvini. Tra Natale e l’Epifania sarebbero state stappate 92 milioni di bottiglie, 3 milioni di champagne e 1 milione di altra provenienza. Nonostante il buon successo il consumo di bollicine è comunque diminuito.
'Rispetto al passato – spiega infatti il presidente di Federvini Lamberto Vallarino Gancia - i consumi hanno subito un rallentamento. Ma cio' che la crisi – dice Gancia - ha influenzato e' soprattutto il criterio di scelta: gli italiani acquistano meno ma meglio, orientandosi su prodotti di fascia superiore. Inoltre, si compra molto meno per la dispensa e molto di piu' per il consumo immediato''. “L'export degli spumanti italiani e' costantemente cresciuto in quantita' e valore, fino a raggiungere nel 2011 i 537 milioni di euro (+24% rispetto al 2010). Successo, spiega ancora Lamberto Vallarino Gancia, ''dovuto principalmente a due prodotti unici al mondo, fortemente legati al territorio: l'Asti Docg, ed il Prosecco Doc e Docg. Mentre stanno iniziando a imporsi, pur con volumi contenuti, anche altre tipologie come Trento, Franciacorta, Alta Langa e Oltrepo' Pavese''.
In una nota è spiegato inoltre che il 61% delle vendite e' stato realizzato nella distribuzione organizzata
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