Food Mania
Superfood: nessuna proprietà miracolosa. Solo benefici salutari
A dare una interpretazione al valore dei prodotti è la prima guida della collana FoodMythBusters, che, in collaborazione con il team scientifico di NutriMI, spiega i più noti
Roma- Non esiste alcuna definizione ufficiale e non c’è una linea di demarcazione netta tra cosa è un superfood e cosa non lo è. Solitamente, il termine indica alimenti particolarmente ricchi di nutrienti, minerali e vitamine, e/o di antiossidanti e composti bioattivi, a cui sono attribuiti particolari benefici per la salute. A tentare di dare una interpretazione al valore dei prodotti superfood è la prima guida della collana FoodMythBusters, che, in collaborazione con il team scientifico di NutriMI, spiega i ‘superfood’ più noti
Dall’avocado allo zenzero, dalla curcuma ai mirtilli, sono diversi- spiegano i ricercatori- gli alimenti insigniti del titolo di superfood. Alcuni di questi, curcuma e zenzero, ad esempio, non vantano concentrazioni rilevanti di vitamine o minerali ma piuttosto la presenza di composti bioattivi, ovvero sostanze che possono influenzare positivamente la salute dell’uomo e contribuire alla prevenzione di alcune malattie. Altri ‘superalimenti’ si distinguono- sostengono ancora, non solo per la presenza di composti bioattivi, principalmente antiossidanti, ma anche perché ricchi di nutrienti ‘classici’, quali acidi grassi, minerali e vitamine. È questo- aggiungono- è il caso di avocado, bacche di goji, mirtilli, kale, noci, semi e spirulina: alcuni tra i più famosi superfood oggi disponibili sul mercato. Viene precisato inoltre che non c’è nessun dubbio sul fatto che i nutrienti e le sostanze che caratterizzano questi alimenti possono vantare proprietà importanti per la salute, sostenute da studi scientifici. A mancare è, però, una conclusione che sia solida e rigorosa e che confermi effettivamente i tanti benefici sull’uomo attribuiti al consumo dei singoli superfood.
“Il superfood non esiste: nessun alimento è ‘miracoloso’. Ogni alimento- commenta Carlotta Lassandro, nutrizionista del team Nutrimi e autrice dell’indagine. fa parte di una dieta nel suo insieme e da cui è difficile separare l’effetto del singolo. È vero, alcuni alimenti- incalza- hanno una composizione particolare che può renderli più ‘super’ (non necessariamente migliori) di altri ma è la qualità dell’intera dieta a farla da padrone: non superfood, ma ‘superdieta’.” E nella ‘superdieta’ ogni alimento, purché consumato nelle giuste quantità, può apportare qualcosa di ‘utile’ e contribuire alla salute dell’individuo”.