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Tira il fiato il vino tricolore. In diminuzione le esportazioni Made in Italy
I dati di Assoenologi segnalano per i primi mesi del 2012 un calo dell'export pari al 7 per cento. Sul mercato interno segno meno anche per i consumi
Roma – Il vino italiano resta il più venduto sui mercati internazionali. Ad esserne sicura è Assoenologi (Associazione Enologi Enotecnici Italiani). Tuttavia un po’ di preoccupazione per i dati dei primi mesi del 2012 sussiste. La situazione illustrata dal direttore dell’Associazione Giuseppe Martelli segnala infatti un decremento dell'export di circa il 7%, nonostante un aumento dei valori di oltre il 3% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il direttore stima inoltre che nel corso dell'anno un calo dei consumi interni a quota 40 litri a testa. Il mercato interno segna dunque una flessione.
Rispetto al 2005, il calo e' di 5 litri di consumo a testa. Negli altri Paesi la situazione sembra invece migliore. In Francia il vino difende meglio le proprie posizioni: il consumo a persona, in base ai dati Oiv (Organisation internationale de la vigne et du vin), e' di 47,4 litri pro capite, in Portogallo di 42,6, in Germania 24, in Argentina 23,9 e in Spagna 21,8 litri a testa. Il comparto – si legge in una nota - ha chiuso comunque un 2011 in maniera piu' che positiva: incremento del 12% in valore e del 9% in volume rispetto al 2010 anche se con un prezzo medio al litro aumentato di solo il 3%, passato da 1,77 euro a 1,83 euro.
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