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Filiera Corta

Torna il menù degli anni 60. Nei pasti estivi la carne in scatola è la regina

La necessità di risparmiare in tempi di crisi spinge gli italiani in vacanza a prepararsi da soli i cibi da portare in viaggio privilegiando piatti pronti, frutta, panini, ma anche salumi e formaggi

Roma- Sono la frutta (77 per cento), i panini (61 per cento), le verdure (19 per cento), i piatti pronti (17 per cento) come pasta e riso freddo, pasticcio e lasagne i prodotti più gettonati del pic nic al mare. Non mancano però i salumi, formaggi e la carne in scatola, il prodotto simbolo delle gite degli anni 60. A spingere le scelte, volte al risparmio, è ancora il perdurare della crisi. La speciale classifica delle preferenze alimentari degli italiani in vacanza è offerta da Coldiretti sulla base di dati Ipr marketing.

Nell’estate 2013, visto il periodo non salutare dell’economia, quasi un italiano in vacanza su tre (32 per cento) ha deciso di preparare da soli i cibi da portare in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le visite nelle città d’arte. Il pic nic – segnala l’organizzazione di Palazzo Rospigliosi- è l’unica forma di ristorazione che cresce con la crisi anche se si cerca di caratterizzarlo con i sapori tipici del luogo di vacanza con salumi, formaggi e frutti tipici del luogo di vacanza, magari – sottolinea la Coldiretti - acquistati nelle sagre o nei mercati degli agricoltori di campagna amica che si moltiplicano durante l’estate. C’è comunque un 28 per cento dei turisti italiani che, all’opposto, complice anche un po’ di pigrizia vacanziera, preferisce - sottolinea la Coldiretti - mangiare nel ristorante del posto dove alloggia, mentre il 23 per cento sceglie di andare in trattoria o pizzeria. Una minoranza del 7 per cento - continua la Coldiretti - si rifugia in bar e fast food per un pasto mordi e fuggi mentre appena il 3 per cento può contare sull’ospitalità di parenti e amici.

Si tratta di risultati che - afferma la Coldiretti - evidenziano il ritorno del pic nic, perché rispetta quei canoni di sobrietà, libertà, risparmio, ma anche di desiderio di esprimere creatività in cucina che sono propri degli anni della crisi. Una opportunità che cresce nel consenso tra gli italiani che possono risparmiare senza privarsi di prodotti sani, tipici e genuini facili da trovare in tutte le località turistiche. Una alternativa valida in un paese come l’Italia che può contare su 871 parchi e aree protette oltre a chilometri e chilometri di spiagge”, afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di ben il 10 per cento del territorio nazionale.

in data:07/07/2013

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