Agronews
Ucraina: Coldiretti, è Sos per la frutta. Costi aumentano del 51%
Scenario preoccupante per il settore ortofrutticolo nazionale che garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura
Roma- Guerra in Ucraina e rincari energetici spingono l’aumento dei costi correnti per la produzione della frutta italiana a +51% ma si sale addirittura al 67% per l’ortofloricoltura con un impatto traumatico sulle aziende agricole. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Crea in rifermento a Fruit Logistica 2022 di Berlino. La crisi colpisce direttamente imprese e famiglie con l’ortofrutta che è – sottolinea Coldiretti – la prima voce di spesa per una media di oltre 105 euro al mese, con una inversione di tendenza nei consumi che si sono ridotti del 3% per un quantitativo totale che è sceso a 5,9 milioni di tonnellate lo scorso anno.
Uno scenario preoccupante per il settore ortofrutticolo nazionale che – spiega Coldiretti – garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato, pari al 25% della produzione agricola totale, grazie all’attività di oltre 300mila aziende agricole su più di un milione di ettari coltivati in Italia e vanta ben 113 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp. L’Italia della frutta – evidenzia la Coldiretti – primeggia in Europa con molte produzioni importanti: dalle mele alle pere, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne ma anche per molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. Un patrimonio minacciato da crisi internazionali e cambiamenti climatici che nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – hanno fatto registrare oltre un terzo in più (+38%) degli eventi estremi climatici, con la perdita di quasi un frutto su quattro per il crollo di oltre il 27% della produzione nazionale.
A questo si è aggiunto il balzo dell’energia che ha fatto impennare i costi – sottolinea Coldiretti - dal riscaldamento delle serre ai carburanti per la movimentazione dei macchinari, dalle materie prime ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+72%), alla carta per bollini ed etichette fino al cartone ondulato per le cassette (+77%), stesso trend di rincari per le cassette in legno, mentre si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati.