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Va in fumo il decreto Zaia sugli Ogm
Il provvedimento, varato nel 2010 dall'allora ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, è stato annullato dal Tar del Lazio. L'atto amministrativo aveva vietato all'agricoltore Silvano Dalla Libera di coltivare Organismi geneticamente modificati
Roma - Il decreto Zaia sugli Organismi geneticamente modificati (Ogm) va in pezzi. Il provvedimento, varato nel 2010 dall'allora ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, è stato annullato oggi dal Tar del Lazio. L'atto amministrativo aveva vietato all'agricoltore friulano Silvano Dalla Libera di coltivare sementi Ogm.
A rendere nota la decisione del Tribunale amministrativo l'associazione Futuragra, di cui Dalla Libera è vicepresidente.
Il Tar - spiega l'associazione in una nota - - ha stabilito che ''nella sostanza è stato negato il diritto alla scelta tra le diverse tipologie di coltura escludendo di fatto proprio quella transgenica'' e ha attribuito alle Regioni la responsabilità della ''situazione di stallo istituzionale che si è venuta a creare in conseguenza della volontà manifestata chiaramente di non voler adempiere agli obblighi di natura comunitaria'', vale a dire i piani di coesistenza. Secondo il Tar, inoltre, il ministero ha negato l'autorizzazione a Dalla Libera ''adottando come sostanziale punto di riferimento la relazione della regione Friuli Venezia Giulia'' che ''non costituisce nemmeno un vero e proprio piano di coesistenza, essendo mancata, per volonta' propria delle regioni nel loro complesso, l'adozione delle linee guida''.