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Valpolicella,meno vino e stop a nuove vigne per rilancio
Meno vino e stop a nuove vigne: e' quanto disposto in questi giorni da cda e assemblea dei soci del Consorzio tutela vini Valpolicella per reagire all'emergenza economica da Covid-19 e alle sue ripercussioni sulla filiera, a partire dal sostegno dei prezzi. Le leve sono quelle della riduzione delle rese dei vigneti del prossimo raccolto (quantificata, come da richiesta alla Regione Veneto, da 120 a 100 quintali per ettaro con una cernita dell'uva destinata all'appassimento di Amarone e Recioto pari al 45%), oltre al blocco totale e senza deroghe degli impianti nella denominazione per altri 2 anni.
"Il mix di interventi deliberati e' il risultato di un'analisi-simulazione dei fondamentali della denominazione alla vigilia della prossima vendemmia - ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori - La congiuntura ci ha infatti obbligati a considerare proiezioni legate agli aspetti produttivi, all'assorbimento del mercato e alla tenuta del prezzo medio per giungere a un punto di equilibrio approvato dai soci".