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Via libera al Marchio Abruzzo
Approvata dal Consiglio regionale dell'Abruzzo della legge sul Marchio regionale. A darne notizia è Mauro Febbo, assessore alle Politiche Agricole. L'intero Consiglio regionale ha ratificato - ha detto Febbo - un provvedimento legislativo che segna un punto di non ritorno sull'identificazione dei nostri prodotti. Mi preme inoltre - ha proseguito - ringraziare il proficuo lavoro svolto unitamente sia a tutti i componenti della Commissione agricoltura e sia dell'intero Consiglio regionale che, nonostante le difficoltà economiche e le divergenze di opinioni su diversi temi, ci ha visti compatti a sostenere ed approvare una nuova Legge fondamentale per l'Abruzzo.
Il marchio regionale - spiega Febbo - è teso a promuovere e a valorizzare i prodotti agroalimentari abruzzesi di qualità per sostenere comportamenti virtuosi degli operatori agricoli e tutelare, al contempo, i consumatori finali. La principale funzione del marchio è quella di permettere ai consumatori di identificare un prodotto ed un territorio in modo da distinguerlo da prodotti simili o concorrenti". "L'obiettivo della legge - ricorda Febbo - è quello di favorire la modernizzazione del sistema agricolo e di nuovi modelli di sviluppo, che contribuiscano a rendere il sistema produttivo abruzzese sano, forte, competitivo e capace di cogliere le opportunità che l'allargamento del mercato rende possibile. Il Marchio Comunitario Collettivo, infatti, attribuisce il diritto esclusivo di impedire l'utilizzazione, da parte di altre aziende e o Regioni, dello stesso marchio, o di un marchio simile, (e dunque idoneo a confondere i consumatori), nella commercializzazione di prodotti identici o similari. Sostanzialmente una garanzia per i consumatori finali poiché avranno a disposizione tutte le informazioni sull'origine delle materie prime, sulle caratteristiche qualitative possedute dai prodotti e sulla identità degli operatori. Inoltre, potremo favorire la formazione degli imprenditori agricoli, la competitività delle imprese, l'eventuale accesso ai Marchi comunitari e lo sviluppo dell'Associazionismo".