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Vino, Consorzio Chianti investirà oltre 1,1 mln in promozione all’estero
Il Consorzio Vino Chianti investirà nel 2023 oltre 1,1 milioni di euro nella promozione della denominazione all’estero, e in particolare in Vietnam, Thailandia, Brasile, Messico, Giappone, Usa e Corea del Sud. Sono stati assegnati i fondi per la promozione del vino toscano nel mondo, provenienti dalle risorse comunitarie della ‘Ocm vino’, ovvero la misura che concede finanziamenti e contributi per i produttori vitivinicoli.
Per il Consorzio Vino Chianti l’investimento ammesso per il 2023 è pari a oltre 1,1 milioni di euro, di cui 451mila euro saranno finanziati con il contributo della Regione Toscana. La misura prevista dai fondi ‘Ocm Vino Paesi Terzi’ prevede, infatti, la copertura massima del 50% delle spese sostenute dal soggetto proponente del progetto per le attività di promozione e vendita di vino all'estero. Complessivamente, la Regione Toscana ha stanziato quasi 14 milioni di euro per finanziare progetti mirati ad aumentare la competitività attraverso azioni di promozione e di pubblicità che evidenzino soprattutto gli elevati standard del prodotto in termini di qualità, ma anche di sicurezza alimentare e salvaguardia dell'ambiente. Sono stati finanziati anche partecipazioni a fiere e manifestazioni internazionali e campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine.
“Siamo soddisfatti dell’assegnazione delle risorse da parte della Regione Toscana - commenta il presidente della Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - era una decisione che stavamo aspettando da tempo per poter definire nei dettagli il nostro programma di promozione all’estero. Attività su cui il Consorzio è da sempre molto attivo con risultati più che soddisfacenti. A maggior ragione dopo gli anni difficili della pandemia - aggiunge Busi - è fondamentale consolidare mercati già brillanti come Giappone e Usa, ma andare anche alla ricerca di nuovi sbocchi. Per questo abbiamo deciso di investire anche in Paesi come Vietnam, Thailandia, Brasile e Messico”.