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Vino: Pechino mette fine alla procedura anti-dumping
Terminata, con la firma di un memorandum d'intesa tra la Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins) e la Cada (Chinese Alcohol Drinks Association), la rappresaglia cinese nei confronti delle produzioni enologiche europee
Roma- La Cina mette fine alla rappresaglia: il Paese del Dragone ha revocato la procedura anti-dumping a carico dei vini provenienti dall’Unione europea, che era stata avviata nel luglio scorso come rappresaglia ai dazi sui pannelli solari cinesi decisi dall’Ue. Il provvedimento- si legge in una nota- è stato formalizzato con la firma di un memorandum d'intesa tra la Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins) e la Cada (Chinese Alcohol Drinks Association) ed è da considerarsi uno sviluppo positivo anche per l’Italia, terzo maggiore esportatore di vino Ue verso il Dragone.
“Accogliamo- ha detto il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina- con grande soddisfazione la notizia della firma sul memorandum tra i produttori di vino europei e cinesi. Questo accordo va nella direzione auspicata di chiudere amichevolmente l’indagine anti-dumping sul vino europeo delle autorità cinesi e rappresenta un nuovo punto di partenza nelle relazioni commerciali con il Paese asiatico. Siamo terzi- ha incalzato il ministro- in Europa per esportazioni di vino nel mercato cinese, con una quota di circa il 10% e questo dato può sensibilmente crescere nei prossimi anni se sapremo lavorare come squadra sul fronte asiatico. Sono fiducioso che questi risultati si possano raggiungere, considerato che nel 2013 il vino italiano ha fatto segnare il record storico di 5 miliardi di euro di esportazioni complessive, con una crescita in valore davvero significativa”.
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