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Vino: l'enoteca on line Tannico guarda alla Cina, opzione Borsa in due anni
Tannico, l' enoteca on line italiana guarda al mercato cinese e punta al break even e alla Borsa nel giro di due anni. "E' l'orizzonte che ci siamo dati per valutare la quotazione", afferma in un'intervista a Radiocor, Marco Magnocavallo, imprenditore con una storia nel digitale, nell'editoria web e nel venture capital, nel 2012 ha co-fondato la societa' di cui oggi e' anche l'amministratore delegato. Nel 2018 l'azienda del food-tech, che conta 12mila etichette di cui l'80% italiane, stima di chiudere con '15 milioni di fatturato e 1,4-1,5 milioni di perdita'. Tra le nuove frontiere da valutare c'e' quella della vendita retail attraverso negozi fisici. Il primo esperimento sara' a Milano dove Tannico aprira' 'il primo wine bar l'anno prossimo'. Un banco di prova per tastare il mercato. Nel 2017 Tannico ha venduto e consegnato oltre un milione di bottiglie nel mondo e ha registrato un fatturato di circa 11 milioni di euro. Una delle vie di crescita su cui si punta di piu' e' quellainternazionale. Recente e' l'apertura al mercato europeo; oggi il sito e' attivo in 15 Paesi. 'Il primo passo dell'apertura all'estero - continua Tannico - e' stato fatto, ora studieremo i mercati per capire quali vanno meglio'.
Negli scorsi mesi Tannico ha portato a termine un aumento di capitale da 2,5 milioni che ha fatto salire la raccolta di risorse del gruppo a otto milioni. L'operazione, spiega Magnocavallo, e' avvenuta 'non perche' avessimo bisogno di capitale, ma perche' ci interessava molto far entrare un imprenditore asiatico, la famiglia Pao di Hong Kong presente anche nelle catene alberghiere', che ha sottoscritto oltre la meta' del capitale. L'ingresso degli asiatici nel gruppo potrebbe fare da pivot per un futuro sbarco di Tannico in Cina: "Stiamo studiando questo mercato".
(Fonte Radiocor)