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Vino: mercato Usa, Italia sempre più top player. La Francia perde 1/4 del mercato
Lo Stivale ha recuperato oltre 370 milioni di euro sullo storico competitor d’Oltralpe e chiude l’estate a 1,16 miliardi di euro di vendite (+2,3% sul pari periodo 2019), contro una Francia con un trend in rosso del 25,7% (998 milioni di euro)
Roma- Italia sempre più protagonista nelle vendite di vino negli Stati Uniti, nonostante il Covid-19. La Francia sempre più tramortita dai dazi aggiuntivi. Secondo gli ultimi dati doganali elaborati dall'Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitori per wine2wine, nei primi 8 mesi di quest’anno l’Italia ha infatti recuperato oltre 370 milioni di euro sullo storico competitor d’Oltralpe e chiude l’estate con un ulteriore allungo a 1,16 miliardi di euro di vendite (+2,3% sul pari periodo 2019), contro una Francia mai così in basso e un trend in rosso del 25,7% (998 milioni di euro).
USA: IMPORT TOTALE VINO (cumulato gennaio-agosto) |
TOTALE VINO |
Valori (euro) |
|
2019 |
2020 |
Var % |
Totale Import |
3.723.213.001 |
3.331.559.898 |
-10,5% |
di cui |
Italia |
1.134.731.726 |
1.160.864.910 |
2,3% |
Francia |
1.343.109.891 |
997.617.989 |
-25,7% |
Nuova Zelanda |
271.629.424 |
290.936.394 |
7,1% |
Spagna |
215.758.176 |
190.195.009 |
-11,8% |
Australia |
193.865.216 |
181.719.822 |
-6,3% |
Elaborazione dati: Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base dogane
Lo scenario, esattamente invertito rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è influenzato più dai dazi aggiuntivi che dal Covid-19. Basti pensare come oltre al -25,7% a valore della Francia – con i vini fermi a -32,5% –, anche Spagna (-11,8%) e Germania (-34,4%) registrano cali pesanti, che contribuiscono in maniera decisiva alla contrazione complessiva dell’import di vino statunitense sul periodo (-10,5%).